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Tanti annunci e cartelli affissi nel paese, con case e terreni in vendita. A Siliqua è pieno dappertutto, nelle vetrine dell’edicola, nelle rispettive case, nella rubrica del giornale locale (Il Giornalino di Siliqua), su Subito.it e sul Baratto. Ma vendere casa o terreni in questo periodo non è facile. Mancano i compratori e gli investitori. E malgrado i venditori siano consapevoli che con la crisi devono abbassare le pretese, nonostante questo nessuno si va avanti. C’è troppa crisi, la gente ha paura di investire e preferisce tenersi i soldi per poter campare senza affanni. D’altro canto, per alcuni proprietari di immobili e terreni vendere è un’esigenza dettata dalla necessità di disporre di liquido per poter tirare avanti. A Siliqua, tra l’altro, c’è chi ha messo in vendita appartamenti di 70 mq, o case di 100 mq, situati al centro del paese, al modico prezzo di 50mila o 70mila euro trattabili. Per un immobile di circa 80 mq. con 350 mq. di cortile vengono chiesti 100mila euro; idem per una casa nei pressi della stazione ferroviaria, con una superficie di 170 mq e circa 400 mq di cortile adiacente. C’è anche chi “svende” un terreno agricolo di 9000 mq, con una porzione di 90 mq per la costruzione di un rustico, dietro le scuole Medie, al prezzo di 10mila euro. E, nonostante tutto, nessuno compra. In particolare i terreni, sia agricoli che edificabili: attualmente sono poco richiesti malgrado i prezzi più o meno abbordabili.
Tra l’altro, per individuare il prezzo giusto di immobili e terreni è necessario conoscere il mercato. Una perizia esterna, realizzata da un professionista del settore: un geometra, un ingegnere edile o un commercialista, può costare dai 500 euro in su. Tuttavia, una volta eseguita, mette al riparo da eventuali imprevisti che potrebbero bloccare una trattativa. Spesso, parecchi acquirenti sono costretti a fare un passo indietro di fronte alle spese di case e terreni che, sommate alle tasse e ad altri oneri di chi compra, diventano notevoli e scoraggiano quindi le trattative. Lo scorso anno il Comune di Siliqua aveva indetto un Bando finalizzato all’assegnazione delle aree da cedere in proprietà a destinazione residenziale, inserite all’interno del piano per l’edilizia economica popolare (Peep) in località Mattixedda, dietro le scuole Medie. In quell’occasione, i compratori c’erano stati: alcuni lotti edificabili infatti erano stati venduti ad un prezzo di 55,00 euro al metro quadro. Poi, nel 2015, c’è stato il crollo di vendite e quotazioni di case e terreni. La crisi purtroppo continua ad attanagliare tutti, venditori e compratori. Inoltre, la selva di tasse e imposte che grava sugli immobili è spaventosa: nel giro di cinque anni sono raddoppiate. Questa situazione ha avuto delle ripercussioni negative anche per le attività economiche che ruotano attorno al comparto casa. Alcuni artigiani dell’edilizia e del settore dell’installazione degli impianti sono stati costretti a gettare la spugna o nella migliore delle ipotesi a ridurre drasticamente il personale alle proprie dipendenze.