di Roby Collu
A Siliqua c’è chi produce il carbone, un’operazione che tramite sa “fogaia” (carbonaia), consente la trasformazione della legna in carbone vegetale. L’esperto di quest’attività è Carlo Guglielmi (nella foto), che fin da ragazzo si è sempre dedicato a questo lavoro che lui considera un arte. Ha imparato il mestiere oltre Tirreno, poi è rientrato in Sardegna, dove ha continuato a svolgere quest’attività. Le sue prime esperienze da carbonaio all’età di 13 anni, quando cominciò a fare la sua prima “fogaia” assistito da suo padre. Poi, per oltre 20 anni è stato fuori dalla Sardegna: in Umbria, in Corsica e, soprattutto, in Toscana, sempre per motivi di lavoro. Da circa 13 anni è tornato a Siliqua per stare vicino alla sua famiglia e svolgere qui la sua attività di carbonaio. Carlo Guglielmi è una persona che nel corso della sua vita si è sempre sacrificato per mandare avanti il suo lavoro. Quando era ragazzo ha vissuto a lungo in montagna con la sua famiglia, per essere vicino al lavoro e poter quindi fare il carbone. Successivamente, ha dovuto lasciare la famiglia e il suo paese per andare a lavorare lontano dalla Sardegna. Rientrava ogni due mesi e si fermava a casa per una settimana, poi ripartiva. La cosa è andata avanti per tanti anni. Poi, insieme alla famiglia, si era trasferito in Umbria dove è rimasto per circa cinque anni. Il lavoro di carbonaio è un lavoro molto pesante, però nello stesso tempo è salutare perché si sta a contatto con la natura e si respira aria buona. Fare il carbone è sotto certi aspetti un arte, anche se purtroppo è un mestiere che pian piano sta tramontando. Si svolge in particolare nelle località di montagna dove in genere c’è abbondanza di legna, che rappresenta la materia prima. Attualmente, questo antico mestiere è ancora praticato, soprattutto nei boschi dell’Italia meridionale. L’arte consiste nel tagliare la legna nei boschi, trasportarla in spiazzi piani e aperti, accatastarla nelle carbonaie ed innescare il processo di combustione lenta che porta alla carbonizzazione, ossia alla trasformazione della legna, che è un composto organico, in carbone. Il carbone vegetale è attualmente richiesto per alimentare i barbecue e i forni a legna, in particolare delle pizzerie.