Sfonda il muro con l’auto e si scaglia contro la porta di casa della madre: arrestato a Carbonia

L’uomo urlava come un ossesso ed era intento a prendere a calci e pugni la porta, determinato a forzare l’entrata.


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Carbonia, arrestato un uomo per resistenza a pubblico ufficiale.
Una telefonata al numero di emergenza 112 ha dato il via all’intervento tempestivo dei Carabinieri del Radiomobile di Carbonia nella serata di ieri. La chiamata è stata effettuata da una vedova settantottenne, chiusa in casa mentre alla porta il proprio figlio cercava di entrare.
Secondo quanto riferito dalla donna, il figlio, classe 1976, attualmente disoccupato e già noto alle forze dell’ordine per episodi simili, aveva sfondato con la sua macchina un muretto perimetrale della proprietà e si stava scagliando sulla porta d’ingresso dell’abitazione della madre cercando di ottenere ancora una volta dei soldi da lei. Con insulti e minacce stava terrorizzando la donna che, non sapendo per quanto la porta avrebbe retto alla furia del figlio, ha chiesto urgentemente l’intervento della Gazzella.
All’arrivo della pattuglia la scena che si presentava era esattamente come descritta all’operatore della nostra centrale: l’uomo era ancora lì, urlava come un ossesso ed era intento a prendere a calci e pugni la porta, determinato a forzare l’entrata. Nonostante la presenza dei militari, l’atteggiamento del trentottenne non è cambiato, probabilmente complice l’evidente stato di alterazione psicofisica dovuto all’abuso di bevande alcoliche in cui si trovava, ha smesso di prendersela con la porta e ha iniziato a spintonare i carabinieri nel tentativo di sottrarsi ai controlli.
Grazie alla prontezza e alla professionalità dei militari, l’uomo è stato rapidamente immobilizzato e arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e, dopo il rito davanti al giudice della direttissima, sottoposto all’obbligo di firma. Ora la madre può finalmente tirare un sospiro di sollievo grazie alla tempestività dell’intervento dei Carabinieri del Radiomobile di Carbonia, anche questa volta determinante nell’impedire che l’aggressione dell’uomo potesse essere portata alle sue estreme conseguenze


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