Lo scuolabus “dimenticato” nel parcheggio da 12 anni, “nessuna manutenzione ma si paga ugualmente il bollo”. La segnalazione giunge direttamente dalla consigliera di minoranza Valentina Collu che ha esposto l’anomalo caso durante il consiglio comunale del 15 novembre. “Da un accesso agli atti vengo a conoscenza che lo scuolabus nell’anno 2023 era ancora in possesso del Comune di Sestu e alcune foto inviatemi da un cittadino lo confermavano. Dalle delibere di spesa si evince che il mezzo di trasporto non viene revisionato dal 2011 e nonostante questo viene pagato regolarmente il bollo che nel 2023 ammontava a circa 314 euro, obbligatorio per legge. Era per me chiaro – spiega Collu – che si profilava un danno erariale per la nostra comunità, contemplato anche dal codice civile all’art..1223, che definisce come questo sia un danno come un «indebito esborso di denaro pubblico», in quanto ad esso non corrisponde nessuna utilità acquisita e sia come un «mancato introito di denaro nelle casse della pubblica amministrazione». Io ho messo in evidenza questo annoso problema nell’ultimo consiglio comunale, tenutosi il 15 novembre passato evidenziando anche la necessità di prendere una decisione nell’immediato su cosa fare di questo mezzo che non essendo stato più utilizzato dal 2011 e non avendo fatto in tutto questo lasso di tempo nessuna manutenzione, l’unica soluzione possibile sarebbe stata la sua rottamazione”. Successivamente la consigliera ha voluto sensibilizzare i suoi concittadini attraverso un comunicato su Facebook, riguardo la necessità “di avere un servizio scuolabus per una popolazione che conta oltre 20 mila abitanti distribuiti in un territorio abbastanza vasto e che ha le sue scuole concentrate nel centro del paese e distante diversi chilometri dai vari quartieri periferici. Molti genitori in tutto questo tempo sono andati avanti e indietro con i loro mezzi e il rimborso benzina di cui usufruiscono è veramente ridicolo e non risolve il problema senza contare che spesso ci sono ricadute sulla qualità della istruzione a spese di bambini che troppo spesso devono assentarsi da scuola impossibilitati a raggiungerla”.