Sestu, l’appello disperato di Grazia: “La mia casa distrutta dall’incendio, aiutatemi”

La palazzina a due piani di via Ottaviano Augusto, dopo l’incendio di due giorni fa, ha un aspetto spettrale. Gara di solidarietà da parte degli abitanti di Sestu per aiutare a portare al sicuro i pochi oggetti rimasti integri, ma non basta. Grazia Pitzanti: “In famiglia lavora solo mio marito e sono in attesa del terzo figlio, ho aperto un conto corrente per le donazioni”. CONDIVIDIAMO TUTTI per aiutare!!


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“Maledetta” pompa di calore. L’incendio scoppiato due notti fa nella palazzina di via Ottaviano Augusto a Sestu è stato causato “da un guasto improvviso al condizionatore. Abbiamo sentito un forte odore di bruciato” e da lì, per Grazia Pitzanti, suo marito Fabio Mandas, 32 anni e il fratello Gioele, di ventotto, è iniziato l’inferno. Proprio Gioele, nel tentativo di domare le fiamme, è rimasto ustionato. E i danni alla palazzina non sono, purtroppo pochi. Al piano terra c’è anche l’associazione di volontariato gestita dalla 26enne, mamma di due bambini e in dolce attesa del terzo. “Tutto inagibile, allo stato attuale”, racconta, in esclusiva a Casteddu Online. Oggi un folto gruppo di sestesi si è rimboccato le maniche e ha aiutato la famiglia “colpita” dal fuoco a portare in salvo i pochi oggetti rimasti integri dentro l’abitazione del primo piano. Ma non basta: in famiglia “lavora solo mio marito Fabio, è infermiere. Io e mio fratello gestiamo l’associazione di volontariato”, afferma la Pitzanti. E allora, ecco l’appello, pratitcamente “universale”, senza confini: “Chi può aiutarci economicamente è il benvenuto, anche pochi euro sono utili”.

 

La ventiseienne ha aperto un conto corrente alle Poste: il codice Iban è IT79R3608105138254674454682 e donare è semplicissimo, si può fare anche online. “Ci serve assolutamente una mano d’aiuto per i danni subiti. Spero, anzi, sono sicura che, anche grazie all’aiuto dei sestesi e dei sardi riusciremo a rialzarci, io e la mia famiglia”, così la Pitzanti, “e a far ritornare operativa in tempi brevi l’associazione ‘Sardegna Solidarity'”.


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