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L’incidente sette anni fa. La caduta da un balcone sopra un’inferriata e l’intervento di 8 ore in ospedale. Ma oggi Maria Bonaria Piras, 47 anni, di Sestu, è “soddisfatta. Perché ho fatto valere le mie ragioni in tribunale”. Ricorda benissimo quel 20 febbraio del 2010, quando lavorava come colf in un’abitazione di Sestu. “Dopo aver pulito il balcone e le persiane mi sono appoggiata alla ringhiera che non era fissata”, racconta, “e ha ceduto e mi sono infilzata nell’inferriata sottostante”.
Tanta la paura e tanti danni: “cinque vertebre fratturate, il bacino fratturato, cresta iliaca diastasata, tre costole fratturate, duodeno ricostruito e colecistectomia. E un intervento d’urgenza durato 8 ore”.
La Piras nega che la proprietaria dell’abitazione (ritenuta responsabile dell’incidente, condannata a due mesi di reclusione) le abbia mai parlato dell’instabilità della ringhiera. In sede civile Maria Bonaria Piras ha chiesto 400 mila euro di danni. La padrona di casa ricorrerà n Appello.