Servizi Sociali via Nazario Sauro: “Cittadini a spasso senza una meta”

La denuncia del consigliere comunale, Alessandro Sorgia: “Mancano gli uscieri e la sicurezza, spesso gli utenti in difficoltà si ammassano nelle scale, con episodi che spesso degenerano a danno delle assistenti sociali”


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Mancanza di portierato, locali inadeguati, cittadini a spasso tra gli uffici senza una meta. E’ quanto accade con i disagi comprensibili, al quarto piano di via Nazario Sauro, a Cagliari, dove ha sede il servizio Ufficio minori e l’Unità territoriale 2: secondo la denuncia del consigliere comunale Alessandro Sorgia, Gruppo Misto, “Negli uffici, gli utenti con evidenti problematiche sociali, in preda alla disperazione a causa della propria situazione, senza un front office per lo smistamento delle richieste, e con la mancanza di adeguati posti a sedere, si ammassano lungo le scale dello stabile, provocando talvolta discussioni che in diverse occasioni sono degenerate”.

IL DISAGIO. “Recentemente – dice Sorgia – un utente ha aggredito una assistente sociale e solo l’intervento di un collega ha evitato il peggio, negli ultimi due anni è stato necessario far presidiare i vigili urbani per i colloqui.  I visitatori dello stabile si spostano indisturbati tra le stanze dislocate nei vari piani, non esiste alcun tipo di controllo, ci si trova di fronte ad un’utenza sempre più disperata e per contro siamo in presenza di dipendenti in sottonumero rispetto alle richieste dei cittadini che crescono in maniera esponenziale di giorno in giorno. Asistenti sociali e i dipendenti non prestano il proprio servizio in condizioni di tranquillità, con l’ansia e la paura che possa accadere qualcosa di grave. Non c’è un uscere in tutti i 5 piani dell’edificio – avverte Alessandro Sorgia – se non all’ingresso al piano terra, né tantomeno una guardia giurata, fino ad ottobre del 2016 il servizio di uscierato è stato assicurato dal servizio civico, con assunzioni temporanee dei servizi socialmente utili, non sempre garantito soprattutto nei mesi estivi che hanno costretto le assistenti sociali a chiudere l’ingresso principale, attendere l’utente all’appuntamento al piano terra, condurlo al 4° piano e riaccompagnarlo all’uscita al termine della visita”.

LA RICHIESTA. “Più volte – continua l’esponente di Palazzo Bacaredda – è stata richiesta  la presenza di usceri all’ufficio personale, con un bando per il servizio di vigilanza, ma ad oggi tutto tace. Per questo – ha concluso Sorgia – ho presentato un’interrogazione al sindaco Massimo Zedda e all’assessore competente per risolvere dfinitivamente la paradossale situazione”.