Servitù militari in Sardegna: alla Regione porto Tramatzu e la caserma Ederle

Vicino l’accordo tra la Regione e il ministero della Difesa. Pigliaru elencherà i dettagli dell’intesa in aula nei prossimi giorni. Cotti, Movimento 5 Stelle: “Accordo al ribasso”


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Via le stellette. La caserma Ederle pronta a tornare in mani sarde. L’indiscrezione, riportata dall’Ansa, arriva alla fine di un vertice tra il presidente della Regione Francesco Pigliaru e la maggioranza di centrosinistra in consiglio regionale. Pigliaru avrebbe parlato di un accordo tra Regione e Ministero della Difesa sulle servitù militari. I dettagli in aula nei prossimi giorni, ma secondo alcune voci tra i beni pronti alla dismissione ci sarebbero al caserma Ederle e la spiaggia di Porto Tramatzu.

Critico il Movimento 5 Stelle.  “Più che agli esercizi di equilibrismo semantico, alle promesse sbandierate con efficace enfasi comunicativa, bisognerà verificare con attenzione, parola per parola, i contenuti dell’annunciato accordo di “ottimizzazione delle servitù militari in Sardegna”. Già il termine “ottimizzazione” non fa presagire nulla di buono, semmai una presa per i fondelli”. Allo stato delle informazioni disponibili siamo ancora lontani da quanto desiderano sia i sardi, oberati di aree militari demaniali sottratti alla loro disponibilità, sia da quanto si aspetterebbero i militari coinvolti nelle esercitazioni e i residenti nelle zone limitrofe ai poligoni, tuttora esposti a rischi sanitari per l’effetto di spari ed esplosioni responsabili della creazione di nanoparticelle cancerogene, che si possono combattere solo non creandole. Dunque un provvedimento che non deve creare illusioni nè venir considerato risolutivo dei problemi ambientali e sanitari dei poligoni”. Così il senatore del M5s Roberto Cotti commenta a caldo le prime indiscrezioni di stampa sui termini dell’intesa che sarebbe stata raggiunta con il Governo sulle servitù militari in Sardegna, che il presidente Francesco Pigliaru si appresterebbe a sottoporre all’attenzione del Consiglio regionale.

Cotti aggiunge: “Pigliaru chiosa di importanti rilasci dal forte valore simbolico: ma che vuol dire? In termini di estensione territoriale a quanto assommano? Chi si farà carico – e con quali risorse – delle bonifiche”