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Sveglia all’alba per fare la fila dalla guardia medica: cittadini sotto stress, per una ricetta medica anche 5 ore di coda. Una corsa contro il tempo è quella di migliaia di residenti che sono ancora senza medico di famiglia e che, per le prestazioni anche più banali, devono ricorrere ai sostituiti provvisori messi a disposizione dalla Asl presso l’ambulatorio destinato alla guardia medica. È necessario recarsi quando il gallo canta per aggiudicarsi il numero cartaceo che permette di essere tra i fortunati: le ore a disposizione da parte dei sostituiti professionisti, ovviamente, non sono infinite come, quasi, invece i cittadini orfani del loro medico di famiglia, anche da anni. Una situazione messa in evidenza più volte e che, di certo, non riguarda solo il territorio del Medio Campidano. La routine che si presenta a chi ha necessità anche solo di una prescrizione medica è quella di dover stare in coda per 5 ore: decine le persone presenti già dalle prime ore del mattino, infatti, soprattutto in piedi e fuori dagli spazi al coperto poiché le sedute non sono sufficienti per tutti. Ed è così che i pazienti più fragili e vulnerabili sono sottoposti a un ulteriore disagio che, spesso, per preservate la propria salute già in difficoltà, sono costretti a rivolgersi privatamente oppure acquistare i farmaci senza usufruire dello sconto garantito con la prescrizione medica. Non solo: l’impazienza e la frustrazione dovuta alla situazione ha generato non poche polemiche anche riguardo la distribuzione dei numeri necessari per regolamentare la fila: ticket che verrebbero presi anche per parenti e vicini di casa, suscitando, così, il disaccordo di chi, invece, attende in piedi e sotto le intemperie climatiche, il proprio turno. La situazione è in stallo, momentaneamente non ci sono sviluppi significativi nonostante l’attenzione da parte del sindaco Gabriele Littera sia sempre alta e le interlocuzioni con gli enti preposti proseguano al fine di alleggerire il carico dei disagi ai cittadini: ancora pazienza, insomma, con l’auspicio che almeno un nuovo medico di famiglia possa prendere in carico centinaia di pazienti e alleggerire, di conseguenza, la gran mole di lavoro che i dottori della guardia medica devono affrontare ogni giorno.