Una storia di emigrazione e di sacrificio sfociata in un suicidio a Capodanno, l’ennesimo della crisi che attanaglia il mondo del lavoro e passato un po’ in sordina nelle cronache locali.
Sandro Piras, un muratore cinquantunenne di Serramanna, si è impiccato nel garage della sua casa, in silenzio.
Lì lo ha trovato la moglie, in quella casa che non riusciva a terminare ed era forse il segnale di un suo fallimento Probabilmente l’aprirsi dell’anno nuovo non gli offriva buone prospettive dopo il licenziamento avvenuto la scorsa estate e da qui il solito tunnel della depressione. Muratore, ora non riusciva a ricollocarsi dopo il licenziamento e aveva una famiglia da mantenere, una moglie e una figlia, perchè i pochi lavoretti saltuari non bastavano più. Il paese guarda attonito a questo dramma, che purtroppo non è il primo nella sua storia. La foto che vedete è stata realizzata da Paolo Casti.