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Una serata al parco si è trasformata in una corsa all’ospedale per una famiglia di Serramanna. Il loro piccolo di appena 8 mesi è stato colpito violentemente al volto da una pallonata nell’area giochi riservata ai più piccini. Il fatto è accaduto presso il parco comunale di via XXV Aprile, frequentato ogni giorno da decine di persone.
A raccontare quanto accaduto è Cinzia, la giovane mamma. “Mio figlio di 8 mesi, lunedì sera è stato colpito da una pallonata in pieno viso mentre passeggiava col suo papà nel sentiero della pineta, nell’area giochi per i più piccoli. Ha rischiato un trauma cranico, abbiamo passato una notte splendida al PS del Brotzu e due giorni di panico successivi, ancora fino a stanotte dovremo tenerlo sotto controllo per verificare che non si presentino i sintomi del trauma cranico neonatale, il quale può manifestarsi entro le 48 h successive al trauma nei bimbi così piccoli. A Serramanna tutti sanno benissimo che non si possono usare i palloni nell’area giochi e nelle zone adiacenti al kiosko, che è stato creato un apposito campo da calcetto in fondo al parco, ma a quanto pare a nessuno importa niente delle regole e quando qualcuno si lamenta le risposte sono le solite, “eh ma son bambini!”, “eh ma non c’è scritto da nessuna parte che non possono giocare!”, “tu fatti i fatti tuoi!”, etc etc …. il problema è che spesso non sono i bambini a rispondere così, ma i loro genitori, che dovrebbero insegnare il rispetto delle regole e per il prossimo! Ora, nel caso specifico di mio figlio, il bambino che ha calciato non era di Serramanna, non conosceva le regole, veniva per la prima volta al parco, è stato un incidente e la sua mamma è stata coscienziosa, si è messa in contatto con me e oltre ad essersi assunta le sue responsabilità di genitore è stata squisita, per questo sono grata. Ma sono incidenti che stanno capitando troppo spesso; giovedì scorso è successa la stessa cosa alla mia bambina più grande, pallonata in fronte e volo a faccia in giù, un bel bozzo e grande spavento. E purtroppo noi non siamo gli unici a cui son capitati incidenti del genere. Stamattina mi sono recata in comune, ho esposto i fatti al sindaco e al comandante dei vigili urbani, i quali sono stati di una estrema gentilezza e disponibilità e una volta messo tutto per iscritto allegando documenti ospedalieri e fotografie del bambino, hanno promesso che prestissimo faranno partire l’ordinanza di ripristino della cartellonistica e le sanzioni per i trasgressori. Mi spiace essere arrivata a questo, ma l’ho dovuto fare per proteggere i miei figli e i figli di tutti quanti gli altri genitori, anche di quelli incoscienti e ineducati. La mia segnalazione ha lo scopo di prevenire eventi futuri simili, non di creare inutili e sterili proteste e insulti contro il poverino, che è una creatura come i miei figli”.