Sergio di Cagliari, trapiantato da record: “Fegato nuovo in un mese, grazie al mio ‘angelo’ donatore”

La scoperta dell’epatite C e il carcinoma, con la paura che, nel giro di poche settimane, lascia spazio alla gioia. Sergio Rizzardini, artigiano di 61 anni: “Ho un fegato nuovo, ogni giorno penso alla persona che, col suo dono, mi permette di vivere”


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È una storia bella, nonostante tratti di un “calvario” che, seppur breve, c’è stato. La vita di Sergio Rizzardini, artigiano cagliaritano di 61 anni, cambia radicamente nel 2005. “Mi è stata diagnosticata l’epatite C e un carcinoma, sono stato inserito nella lista d’attesa per il trapianto di fegato”. L’ansia, la paura e il timore di non farcela attanagliano più i suoi cari che lui: “Mia moglie, soprattutto. Io ero sereno, grazie anche al dottor Zamboni che mi ha sempre fatto stare sereno e tranquillo. Le prime visite le ho fatte a luglio del 2005, a fine mese è avvenuto il trapianto” al Brotzu. “Penso spesso a chi mi ha donato di nuovo la vita, grazie al suo organo”, spiega, emozionato, Rizzardini. “Se oggi posso fare tutto quello che voglio è proprio grazie a questo importantissimo dono, ecco perchè è importante anche il consenso all’espianto degli organi”.

 

Nuova vita, dunque, che per il 61enne vuol dire, in primo luogo, semplicità: “Poter camminare, alzarmi dal letto e affrontare le giornate”, quasi un lusso, dopo un trapianto con un periodo nel quale ci sono state “continue analisi e sbattimenti da una parte all’altra in vari settori dell’ospedale”.