Selargius, scuole chiuse a Su Planu per mettere i banchi monoposto: mamme furiose

Tre giorni senza lezioni nell’istituto comprensivo perché devono essere installati i nuovi banchi. Mamme degli alunni imbufalite: “Così viene rubata la didattica ai nostri ragazzi”


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Selargius, a “Su Planu” scuole chiuse per tre giorni per il posizionamento dei banchi monoposto nuovi e ritiro arredi scolastici. Le mamme protestano: “Tre giorni di didattica rubati ai nostri ragazzi”.
Nuovo stop per la scuola primaria e secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo Su Planu: da lunedì 23 fino a mercoledì 25 novembre 2020, con riapertura regolare nella giornata di giovedi 26, la ditta incaricata dal comune procederà con il posizionamento dei banchi nuovi, il ritiro degli arredi scolastici dismessi e alla pulizia straordinaria e sanificazione degli ambienti. Molti genitori non concordano con questa ulteriore sospensione delle lezioni anche per via dell’orario ancora ridotto: solo 15 ore settimanali per i ragazzini della scuola media.
“I banchi in questione sono i famosi banchi monoposto che sono stati consegnati alla scuola il 26 ottobre e da allora parcheggiati in palestra in attesa di essere sistemati nelle aule – spiegano le mamme – nel frattempo i ragazzi delle medie che, per motivi di spazi ridotti nelle aule, stanno frequentando dall’inizio dell’anno scolastico a giorni alterni con notevole perdita in termini di didattica e notevoli disagi per le famiglie, anziché poter iniziare regolarmente le lezioni su 6 giorni settimanali devono aspettare che la ditta incaricata dal Comune posizioni i banchi, con tutta calma. Non solo, tutta la scuola verrà chiusa per questa complicatissima operazione: 3 giorni di chiusura necessari per spostare i nuovi banchi dalla palestra alle aule. E non stiamo parlando di 2000 banchi, ma di un numero ben più ridotto”.

 

“Quale altro comune ha chiuso un intero istituto per far sistemare dei banchi nelle aule? Ma come è possibile che si possa pensare che questa sia una soluzione idonea? Io mi chiedo se siano state valutate valide alternative”. Vengono proposte alcune alternative: “Partiamo dalla più ovvia, prendendo come esempio una scuola vicina, comune di Cagliari dove sono stati impiegati i propri collaboratori per questo lavoro, spostamento banchi e pulizia degli stessi. Lavoro che è stato fatto in mezza giornata, senza far perdere nemmeno 5 minuti di lezione agli studenti e senza creare nessun tipo di disagio ai genitori.
Seconda opzione: la ditta incaricata dal Comune potrebbe iniziare il venerdì sera, terminare il sabato e la domenica si potrebbero fare le operazioni di sanificazione. Facendo perdere solo 4 ore di lezione ai ragazzi. Si ricorda anche ricordare che, quando è stato necessario allestire le aule in via Metastasio per le classi quinte, ad inizio anno scolastico, venne addirittura chiesta la disponibilità ai genitori di fare operazioni di facchinaggio. In barba all’osservanza di tutte le disposizioni in materia di sicurezza, diciamolo. E i genitori, pur di non far perdere ancora giorni di scuola ai propri figli, si sono prestati. E chiedere ancora la disponibilità ai genitori potrebbe essere la terza opzione. Le soluzioni alternative alla chiusura di 3 giorni ci sono, sembra che manchi proprio la volontà di trovarle”.
Inoltre viene sottolineato che “sul testo dell’ordinanza sindacale che, ai sensi dell’art. 50 del TUEL, attribuisce al Sindaco il potere di emanare provvedimenti contingibili e urgenti. Ora, rispolverando vecchi ricordi di diritto amministrativo e D.Lgs. 267.2000, si cerca di capire come può essere annoverata come ordinanza contingibile e urgente un provvedimento emanato il 17 novembre per il 23, 24 e 25 novembre. Dov’è l’urgenza? Vorremmo avere spiegazioni riguardo alla motivazione a supporto di tale chiusura, perché nel testo mi sfugge. Si tratta di un’interruzione di pubblico servizio perché non esiste nessuna motivazione valida né un minimo di buon senso dietro la decisione di chiudere la scuola per 3 giorni per questo “gravoso” lavoro di spostamento banchi. Per non parlare dei costi che comporta la scelta di affidare questo compito a una ditta esterna a cui si va ad aggiungere il costo per la sanificazione. Ma l’economicita’ e l’ efficienza nell’operato della pubblica amministrazione dove stanno? In un anno così particolare dove ogni giornata di didattica in presenza è più che mai preziosa, questo è il diritto allo studio che viene garantito agli studenti dell’Istituto comprensivo di Su Planu?”.