Selargius, ruspe in azione per spianare una vigna accanto alla stazione di Terna

“Questi lavori non sono graditi”, la protesta contro la realizzazione della stazione elettrica prosegue.


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“Inizia la devastazione” sono le parole di chi lotta contro il maxi progetto Tyrrhenian Link di Terna e non si arrende nemmeno innanzi agli operai che hanno il compito di preparare i terreni, acquistati, per accogliere la centrale. Pochi giorni fa, l’ultima protesta del comitato “nei luoghi dove lo scempio sta avvenendo, nelle campagne di Selargius, nonostante il parere comune sia contrario all’opera. Nonostante le proteste continue di quasi un anno. Nonostante tutto ciò che è stato fatto, con prepotenza e fretta, i lavori sono iniziati e vanno avanti” ha spiegato il comitato. “Per questa ragione siamo andati davanti alla stazione di Terna già esistente, società responsabile, insieme alle scelte di politicanti passati, presenti e probabilmente anche futuri, prima dell’abbandono e infine della morte del nostro agro e dello sfruttamento della Sardegna intera”. È stato “occupato il cantiere, aperto le recinzioni perché non si pensi che la lotta finisca qui, con l’inizio dei lavori. Le comunità sarde ci saranno sempre per bloccare e disturbare i lavori, per sbugiardare i responsabili degli scempi che vengono imposti nella nostra isola”. “Presto, nuove iniziative” è l’annuncio di chi mon demorde e prosegue la protesta.


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