Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
I parcheggi non li conta nemmeno, Sergio Milia, “tanto sono sempre gli stessi di sempre, non sono aumentati”. Però, nel frattempo, “hanno aperto i centri commerciali, e così le persone arrivano qui, non trovano posto per l’auto e se ne vanno. Registro un calo degli affari del cinquanta per cento”. Così Sergio Milia, sessantadue anni, storico macellaio della centralissima via San Martino a Selargius. “L’aria che tira? Qui non passa più nessuno”, e tra una chiacchiera e l’altra con i clienti rimasti emergono altre criticità: “Girano pochi soldi, prima c’era più lavoro”. Tuttavia, quando si parla di parcheggi, le “scuole di pensiero” sono due: c’è chi dice che tanto, se i portafogli non sono più gonfi la gente non spende comunque e chi ritiene che possano essere un incentivo per aumentare gli affari. Il macellaio appartiene a quest’ultima corrente di pensiero: “Se ce ne fossero di più si lavorerebbe sicuramente meglio”.
E, se la cassa del macellaio è semivuota durante il giorno, la sera la situazione, a detta sua, precipita: “La città diventa un mortorio, è poco viva”. La causa-colpa? Una è “la mancanza di eventi”.