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Dichiarazione dello stato di crisi, immediata sospensione delle azioni esecutive in atto promosse da Equitalia, Agenzia delle Entrate e dagli Istituro di credito per il recupero forzoso delle somme dovute, moratoria fiscale di tre anni, attivazionedi Consorzi fidi per finanziare e facilitare le rateazioni in corso, istituzione di un tavolo permanente tra Istituti di credito, Ente di riscossione e Regione, che valuti ogni singola posizione e le possibili soluzioni per garantire l’accesso al finanziamento anche ai soggetti con carichi già iscritti a ruolo.
Sono queste le proposte contenute nella mozione – presentata dai consiglieri regionali di Sinistra ecologia libertà e Sardigna Libera, per arginare la crisi delle piccole e medie imprese sarde – che impegna inoltre il Presidente della Regione e la Giunta regionale ad individuare ulteriori rimedi per consentire una ripresa del settore.
Una crisi -come hanno sottolineato i consiglieri regionali Cocco, Sechi, Cugusi e Zuncheddu -che colpisce tutto il territorio regionale, ma in particolare il Nord Sardegna. Nell’area del sassarese la gravità della situazione ha già portato gli imprenditori ad organizzarsi in movimenti liberi, al fine di unire le forze per reagire alla grave emergenza economica.