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Il segretario del Pd, Nicola Montaldo, finisce nel mirino. Non degli avversari, ma della stessa coalizione di centrosinistra. Motivo? Le sue dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi all’Unione Sarda, nelle quali annunciava un possibile accordo con Scelta Civica (il partito semi scomparso di Monti) e non escludeva un’intesa addirittura con i Riformatori, che 5 anni fa candidarono a sindaco Fantola. Una svolta tutt’altro che a sinistra, quella di Montaldo.
Oggi sull’Unione la protesta di Filippo Petrucci, che parla di una “coalizione di centrosinistra snaturata”. Gli fa eco Francesca Ghirra di Sel: “Condivido il pensiero del collega Filippo Petrucci: sono convinta anch’io che abbiamo vinto le elezioni perché siamo una coalizione di centrosinistra con un programma di centrosinistra. Sono anche convinta che l’anomalia sia nel Governo nazionale in cui il Pd – anche grazie ai voti di Sel – governa con la destra e non penso si tratti di un modello da riproporre”. L’autogol di Montaldo rischia di creare seri problemi anche al sindaco Zedda, ricandidato senza primarie dopo mesi passate a immaginare le primarie. L’impressione è che ci sia un’aria da resa dei conti: non è un mistero che qualcuno, nel Pd, per mesi abbia pensato a fare fuori proprio il sindaco Zedda e voleva candidare altri autorevoli esponenti alle primarie. E ora i consiglieri più vicini a Zedda fanno sentire la loro voce.