Scuole a rischio crollo nel Cagliaritano: “Da Assemini a Villacidro, intervenite prima che ci siano lutti”

Il lungo e triste elenco degli istituti con crepe o, direttamente, l’acqua che entra dai tetti, fatto dal presidente dei consigli d’istituto sardi, Giuseppe Aquila: “Servono interventi prima che intere scuole si riducano in detriti, vogliamo i dati di tutti gli istituti scolastici sardi”


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“Rimaniamo basiti dall’ultimo caso di cedimento strutturale di un edificio universitario che, solo perchè avvenuto di notte quando il locale era chiuso al pubblico, si è limitato a danni materiali e non umani. Da due anni il coordinamento dei presidenti dei consigli di circolo e d’istituto della Sardegna denuncia le carenze e le problematiche infrastrutturali in cui versa la scuola pubblica regionale”. A dirlo è il presidente regionale dei consigli d’istituto Giuseppe Aquila, che interviene a poche ore di distanza dal crollo dell’aula magna avvenuto nel Magistero di Cagliari. “Solo negli ultimi mesi, dall’istituto comprensivo di via Stoccolma di Cagliari a quello di Sestu, l’istituto Piga di Villacidro su cui piove dal tetto da tre anni, ai due plessi dell’infanzia di Assemini interessati da parziali chiusure da aprile ed ora riaperti, solo per ‘grazia divina’ come da dichiarazioni del sindaco della Città Metropolitana di Cagliari o ‘come un fulmine a ciel sereno’ come da dichiarazioni del rettore, si è evitato di dover assistere ad un lutto cittadino”. Parole e accuse pesantissime, quelle scritte da Aquila.

 

 

 

“Chiediamo che siano attivati immediatamente controlli preventivi, un monitoraggio continuo che renda pubblici i dati relativi agli istituti scolastici della intera regione. Chiediamo che chi di dovere intervenga per sanare situazioni ancora riparabili prima che gli interi plessi scolastici si riducano in detriti. Il diritto allo studio non può continuare a perdere risorse ma queste devono essere rese disponibili per garantire a tutte le studentesse e a tutti gli studenti, a docenti, personale amministrativo e a tutti coloro che gravitano all’interno delle strutture scolastiche, una scuola sicura”.