Non ci sarà slittamento per il rientro a scuola, il governo non molla e in Sardegna nessuna ordinanza in vista

Le date per il ritorno fra i banchi restano quella fra il 7 e il 10 gennaio, nonostante le pressioni per posticipare la riapertura a fine mese come consigliato da Ats Sardegna e indicato dal governatore della Campania De Luca. Nell’isola al momento non ci sono indicazioni diverse, lo conferma la vicepresidente della Regione Alessandra Zedda


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E’ scontro sul rientro a scuola dopo le vacanze di Natale, visto l’andamento dei contagi ma, secondo notizie che trapelano dal governo, non ci sarà alcuno slittamento e le date di ripartenza delle scuole resteranno quelle previste dal calendario, tra il 7 e il 10 gennaio, mentre le regioni studiano proposte sulle quarantene alle elementari e medie. La Sardegna, dove la riapertura è prevista per il 7, non ci sono indicazioni diverse: nessuna ordinanza su slittamenti o prolungamento delle vacanze è in arrivo, almeno per il momento, come conferma la vicepresidente della Regione Alessandra Zedda. Nessuna decisione neanche sullo screening di massa con i tamponi, anche perché in questo momento sarebbe impossibile garantire una copertura totale e bisognerebbe accontentarsi di test a campione.

Intanto, si accende il dibattito sul rientro a scuola e sulla possibilità, paventata da alcuni, di prevedere la Dad e la quarantena solo per gli studenti non vaccinati. Contraria la Lega: “Preservare la didattica in presenza per i nostri studenti è sempre stata una priorità dell’attuale Governo. Un principio sacrosanto a cui dobbiamo tener fede anche per la seconda parte dell’anno scolastico. La campagna di vaccinazione per i più piccoli è appena partita e inasprire i protocolli su contagi e quarantene ci esporrebbe al rischio di eccessive penalizzazioni. Non possiamo permetterci di relegare in dad milioni di studenti, creando enormi difficoltà alle mamme e ai papà e sovraccaricando il lavoro già complesso di insegnanti e dirigenti scolastici”, scrive su Facebook il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso (Lega), in un post intitolato ‘Diritto allo studio per tutti. Scuole aperte per tutti’. Secondo i 5 Stelle “la scuola è il luogo dove si insegna l’inclusione e la non discriminazione: lasciare alcuni studenti a svolgere didattica in presenza e altri in dad perché non vaccinati sarebbe davvero grave, oltre che particolarmente difficile da attuare da un punto di vista didattico-organizzativo”. Stessa linea per Fratelli d’Italia. Per mercoledì è previsto il consiglio dei ministri con le nuove regole per le scuole.


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