“Fate scorte nei market, staremo fermi 15 giorni”: il vocal allarmistico nelle chat sarde “è di un lavoratore disperato”

Sulle chat circola un messaggio che invita a fare scorte “perchè da lunedì i trasportatori sardi sciopereranno per 15 giorni, staremo tutti fermi e i supermarket saranno vuoti”. Il segretario della Filt Cgil: “La legge vieta la mancata distribuzione dei beni primari. La protesta contro il caro benzina riguarda tutti, bisogna protestare in altri modi”


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“Ragazzi buongiorno. Vi avviso perchè vi ollu beni meda meda. Da lunedì c’è sciopero dei trasportatori, fatevi scorta di roba da mangiare e acqua perchè per 15 giorni noi stiamo fermi. Non noi Frongia, noi tutta la Sardegna. I supermercati saranno vuoti, fatevi la scorta che questa volta bloccano per 15 giorni. Io da lunedì sarò in ferie, o a manifestare, mi farà sapere. È un casino, fatevi la scorta, ci bollis pagu a spaccia sa cos’e pappai”. È questo, in un mix tra italiano e sardo, il messaggio che sta rimbalzando su migliaia di chat WhatsApp della Sardegna, da parte di un presunto autotrasportatore che preannuncia un blocco totale delle consegne per due settimane. Un vocal che sta creando allarmismo, c’è chi è già andato nei market a fare scorta di pasta, acqua e scatolette varie. Vero? Falso? Il segretario della Filt Cgil, Arnaldo Boeddu, è netto: “Si tratta di un messaggio di un lavoratore disperato che sta annunciando qualcosa di illegale. Vietare i beni di prima necessità è un reato, non è possibile privare la popolazione dei beni primari”, dice Boeddu. In questi minuti, a Tramatza, trecento autotrasportatori sono in riunione per decidere le forme di protesta da attuare contro il caro benzina.
“Il caro benzina”, ricorda Boeddu, “è un problema che riguarda tutti. Come Filt Cgil non siamo stati contattati da nessun lavoratore. Siamo d’accordo che si debba protestare contro gli aumenti, ma bisogna assolutamente trovare altri modi”.


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