Scontro sugli ospedali sardi; chiudono o no?La Cgil:siamo preoccupati

Risposta all’assessore regionale, la polemica continua

“Non è sufficiente dire che non si chiuderanno i piccoli ospedali, occorre chiarire quali scelte si faranno sul futuro di queste strutture”. La segretaria regionale della Cgil Marinora Di Biase interviene così a proposito dell’ipotesi di tagli in discussione a livello ministeriale e in riferimento alle risposte dell’assessore regionale alla Sanità. “Il fatto che 14 piccoli ospedali sardi siano in quell’elenco e che possano essere messi in discussione nel Patto della Salute ci preoccupa”, ha detto Marinora Di Biase aggiungendo che “non basta  dire che la Regione ha la legge 21 come se questa risolvesse tutto, quando invece è necessario fare un ragionamento sull’efficienza dei servizi e sulla spesa sanitaria”. Il sindacato ha chiesto invano, anche nel periodo in cui quella legge veniva approvata, che l’assessorato aprisse un confronto:  “La sanità nel territorio va ridisegnata – ha detto Marinora Di Biase – gli ospedali non vanno chiusi sulla base di meri calcoli numerici, è necessario invece riorganizzare quelle strutture affinché diano risposte efficaci alle caratteristiche epidemiologiche e alle esigenze di chi vive in territori vasti e isolati”. Per fare questo occorre ben altro che una legge, servirebbe invece il Piano sanitario regionale che questa Giunta non ha fatto. Solo all’interno di un Piano, potrebbero essere affrontati i problemi in modo integrato, creando una rete di servizi funzionale ai bisogni dei territori che, questa sì, metterebbe al riparo dai rischi contenuti nel disegno del ministero”.


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