Scontri post partita, le telecamere di sorveglianza inchiodano altre 28 persone. Al termine dell’attività investigativa condotta in seguito ai disordini verificatisi il 12 gennaio all’esterno dello stadio S.Elia dopo l’incontro di calcio Cagliari – Juventus, la Digos della Questura di Cagliari ha proceduto a segnalare in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria altre 28 persone, tutte appartenenti al gruppo degli “Sconvolts”.
I reati addebitati vanno dal danneggiamento aggravato, all’istigazione alla violenza, al travisamento, al lancio di corpi contundenti.
Per giungere al riconoscimento del gruppo la Digos ha lavorato su tutte le registrazioni effettuate dall’impianto di videosorveglianza dello stadio S.Elia, sui filmati delle televisioni e su quelli reperibili in rete; attività resa più complessa dal travisamento messo in atto dagli ultras.
Le denunce seguono le 12 effettuate subito dopo la partita facendo salire a 40 il numero delle persone identificate; a tutte il Questore ha notificato il provvedimento di inibizione all’accesso ai luoghi ove si svolgono competizioni sportive.
I DASPO vanno da un minimo di 2 anni ad un massimo di 5 in ragione non solo dei comportamenti individualmente tenuti ma anche dei precedenti di polizia e della recidiva di alcuni ultras che, in passato, si erano già resi responsabili di altri episodi di violenza per fatti legati allo stadio e pertanto erano già stati destinatari di analogo provvedimento.
Come si ricorderà, al termine della partita gli Sconvolts decisero di raggiungere in gruppo il settore dove erano ancora trattenuti gli ospiti con l’intenzione di venirne a contatto.
Trovata sbarrata la strada dalle Forze dell’Ordine, erano iniziati i primi lanci contro la Polizia di pietre raccolte dopo aver danneggiato il marciapiede. L’ intervento dei Reparti aveva disperso i facinorosi facendoli desistere dal loro intento. A distanza di circa un mese sono arrivate le denunce e con esse il divieto di accedere allo stadio per più della metà dei soggetti rimasti coinvolti nei disordini.