“Sbarchi senza sosta e 3 migranti positivi al covid in Sardegna”: il caso in Parlamento

Il Governo nel mirino. Pittalis, Fi: “Nuova ondata di sbarchi di migranti in Sardegna nelle ultime ore. Sono quasi 50, oltre 500 dall’inizio del 2020. Non c’è accoglienza, ci sono invece problemi, e seri, di natura sanitaria e di ordine pubblico”. Deidda, Fdi: “Intervenga la Marina Militare e via ai rimpatri”


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Sbarchi e migranti positivi al covid in Sardegna. Il caso arriva alla Camera dei Deputati. “ A distanza di pochi giorni dalla risposta del Governo nell’Aula di Montecitorio all’interpellanza urgente del deputato Sardo di Fdi  Salvatore Deidda e del capogruppo Francesco Lollobrigida continuano gli sbarchi degli algerini nel sud della Sardegna, di cui oggi sono 3 gli immigrati positivi al covid”. Così il comunicato del deputato Fdi Deidda.

“Alzare un muro di cinta già esistente nel Centro di Monastir e rafforzare la sorveglianza aerea sono le uniche misure che il Governo, in persona del Sottosegretario Variati, ha annunciato in risposta alla mia interpellanza  sugli sbarchi degli algerini in Sardegna, la fuga di questi dal Centro di accoglienza di Monastir e sull’idoneità della stessa struttura per ospitare immigrati entrati illegalmente in Italia. In sostanza – afferma Deidda – non solo nulla è cambiato dalle solite risposte che, ogni volta, questo Governo fornisce.

I continui fatti di cronaca  questo Esecutivo che sottovaluta e sminuisce strumentalmente la gravità del problema. Noi, dalla nostra parte, continuiamo a sostenere  l’utilizzo della Marina Militare nelle acque internazionali, in pieno accordo con l’Algeria e rimpatri immediati, dopo al max 24 ore dallo sbarco.

É quanto dichiara, Salvatore Deidda, Deputato di FdI, a seguito della sua interpellanza.

Pittalis. “Non c’è accoglienza, ci sono invece problemi – e seri – di natura sanitaria e di ordine pubblico”. La nuova ondata di sbarchi di migranti in Sardegna nelle ultime ore, sono quasi 50, oltre 500 dall’inizio del 2020 fa  sobbalzare il deputato di Forza Italia Pietro Pittalis, che punta ancora una volta il dito contro il Governo Conte e il suo immobilismo che anche in questo delicato settore rischia di innescare una pericolosa bomba sociale per “l’assoluta mancanza di politiche per affrontare la situazione”.

Le imbarcazioni provenivano tutte dall’Algeria. Undici uomini e una donna incinta sono giunti nell’Isola nell’ultimo sbarco. Tutti i clandestini sono stati scortati al centro di prima accoglienza di Monastir per l’identificazione e le visite mediche, lì dovranno trascorrere due settimane di quarantena.

La situazione migranti si fa ancor più critica in Sicilia, dove si sono verificate preoccupanti fughe di massa dai centri di accoglienza. “Quello che non ci rende tranquilli è l’atteggiamento dell’esecutivo che sta solamente a guardare ma è incapace di portare avanti fatti concreti. Il governo ha saputo solo demolire il lavoro fatto in precedenza da Salvini senza però trovare nessuna soluzione di sorta”, conclude Pittalis.

Cappellacci. “Il COVID19 arriva in Sardegna sui barchini dei migranti, il Governo fa lo struzzo”. Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia Sardegna, dopo i nuovi casi di migranti positivi al COVID19 giunti nell’isola dall’Algeria. “Abbiamo più volte invocato l’intervento del Governo – prosegue Cappellacci- per fermare i continui sbarchi illegali in Sardegna, ma Conte e Lamorgese mantengono una linea pilatesca e non intervengono neppure per scongiurare le ripetute violazioni delle disposizioni sulla quarantena da parte dei migranti. E’ sconcertante che lo stesso esecutivo che ha usato il pugno di ferro per tenere in casa gli italiani, tenga le frontiere spalancate e non faccia rispettare anche a chi viene clandestinamente da fuori quello che ha imposto a tutta la nostra comunità nazionale. Non possiamo correre il rischio che il virus combattuto a carissimo prezzo dagli italiani e ridotto al minimo in Sardegna venga nuovamente ‘importato’. Il Governo lasci perdere posizioni ideologiche senza senso – ha concluso Cappellacci- perché quello che prima era un problema di sicurezza ora è anche una questione di difesa della salute pubblica”.


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