Sarroch, chiude l’azienda agricola: “Perchè la Saras inquina”

Un operatore agricolo fa causa alla Saras: “Chiudo tutto per colpa delle polveri acide”. La storia scritta da Roberto Copparoni


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di Roberto Copparoni.- Federazione Verdi Sardegna

A Sarroch non capita spesso di trovare residenti che affermino, senza alcun timore, che la Saras arreca danni e inquina. Carlo Romanino potremmo definirlo un normale cittadino che data la situazione per molti è un eroe. Come è intuibile immaginare non ha molti amici in questo paese. La sua è infatti l’unica voce “fuori dal coro” .
La sua azienda agricola è stata chiusa per via, a suo dire, di polveri acide che hanno bruciato non solo le coltura ma anche corroso il metallo delle serre e dei macchinari. Lui attribuisce questo danno proprio alla Saras. Più volte in questi anni ha chiesto agli enti proposti (Arpas, Asl ecc. se potesse continuare a coltivare, nonostante l’ambiente non fosse dei più salubri. Ma non ha ricevuto alcuna risposta. Altri produttori, poco distanti da questo sito, non si sono posti problemi di alcun genere e quotidianamente immettono i loro prodotti nel mercato ortofrutticolo che poi finiscono nelle nostre tavole. Carlo ha smesso di produrre e commercializzare i suoi prodotti come i pomodori che vendeva anche in Germania e in Gran Bretagna, anche perché ha una coscienza…
Fino ad oggi è il solo che ha fatto causa proprio alla Saras. Altri ci hanno provato ma sono stati “scoraggiati dal farlo”.
Il procedimento civile è in corso, anche se non proprio velocemente, se vogliamo dire. Infatti ci sono voluti quasi 5 anni anni affinché il Tribunale nominasse un perito. Ma si sa che i tempi della giustizia nel nostro Paese sono assi lenti. Certe volte, però, lo sono anche di più.


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