
La lettera della donna sarda disoccupata e disperata, che si sente abbanondata dalle istituzioni,. continua ad alimentare il dibattito tra i nostri lettori sulla crisi economica che ancora non è stata del tutto debellata. Embleatico il racconto di vita della nostra lettrice Margherita: “Io posso ringraziare le persone che non mi hanno lasciato sprofondare (fratello,amici..) .. Ho .un’attività dal 1980( ma ho iniziato a lavorare prestissimo,non ancora maggiorenne) … fino al 2012 tra alti e bassi mi ha dato da vivere (solo questo..non ricchezze) poi..il vuoto..la crisi mi ha fatto restare indietro di tasse affitto,contributi…non ho mai pensato di suicidarmi ma ho sempre capito chi è arrivato a farlo…costretti da uno Stato assente..che ci sfrutta e ci dissangua…ora arrivata alla pensione, mi dicono che non posso fare domanda perchè devo saldare i contributi che da allora pago ugualmente ma a piccole rate….inutile dire che non ho una lira e che faccio fatica a campare…quindi..niente di nuovo per me. Capisco alla perfezione e sono addolorata per te..Questi del governo non capiranno mai di averci tolto la nostra dignità”.