Sardegna, vaccini Pfizer per gli anziani dati ai giovani con l’ok di medici e infermieri

Le dosi ottenute grazie alle amicizie con i dottori, in alcuni casi si tratta dei loro stessi figli. Ecco il sistema, illegale, scoperto dai carabinieri del Nas: “Abbiamo già molti documenti, almeno 50 persone hanno ottenuto il vaccino senza averne diritto, proprio quando le vaccinazioni ai fragili e over 80 non erano ancora terminate”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA alla comandante Nadia Gioviale.


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È bastato essere amici o, ancora meglio, parenti, per poter saltare la fila e ottenere il vaccino anti Covid della Pfizer, ad Oristano, al poliambulatorio di via Pira. Undici medici e quattro infermieri, tutti indagati dalla Procura della Repubblica e dai Nas, hanno fatto “saltare la fila” ai loro familiari e conoscenti. Giovani, in molti casi, “tra i diciotto e i 25 anni”, che si sono potuti far inoculare la dose Pfizer, destinata alle categorie fragili e agli over 80. I furbetti dei vaccini sono stati scoperti, e i quindici indagati potrebbero presto crescere di numero: i controlli dei carabinieri, infatti, stanno andando avanti in maniera capillare e continua anche in altre strutture vaccinali: I medici e gli infermieri coinvolti sono “indagate per il reato di abuso di ufficio e di peculato per essersi appropriati delle dosi Pfizer e averle destinate a categorie non previste, congiunti e amici. Le attività di indagine son ancora in corso, stiamo allargando i controlli ad altre strutture”, spiega la comandante dei Nas Nadia Gioviale. “In buona parte i vaccini sono andati a giovani tra i 18 e i 25 anni, in un momento in cui le vaccinazioni ai pazienti fragili e over 80 non erano ancora terminate”.
Non è stato difficile, per i militari, risalire ai nomi dei vaccinati irregolari: “La loro documentazione è nel sistema informatico regionale, abbiamo compiuto dei riscontri. Ci sono già cinquanta persone”, ma la platea potrebbe presto allargarsi.


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