Sardegna, sgominata una banda di spacciatori: misure cautelari per 14 persone

Sono 14 gli indagati di nazionalità italiana ritenuti responsabili, in concorso, di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Tre di loro risultano anche percettori del reddito di cittadinanza.


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All’alba di oggi, a Sassari, i Carabinieri della Compagnia di Sassari, coadiuvati dai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale Ordinario di Sassari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 14 indagati di nazionalità italiana ritenuti responsabili, in concorso, di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

Durante le operazioni odierne sono state effettuate ulteriori 18 perquisizioni finalizzate al rinvenimento di sostanza stupefacente e alla ricerca di ogni elemento utile per suffragare l’intero quadro probatorio. 

Nel complesso, l’attività ha portato al deferimento di 14 persone coinvolte a vario titolo nell’attività illecita di spaccio di droga.

Durante le operazioni sono stati rinvenuti 10.000 euro in contanti, una pistola scacciacani modificata e 500 grammi di marijuana, che hanno portato all’ulteriore arresto di due persone in flagranza di reato.

Le misure rappresentano la conclusione di un’attività investigativa condotta dal personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sassari – Sezione Operativa – che si è svolta dal aprile 2022 a luglio 2022 e ha consentito di accertare l’esistenza di un ingente, sistematico e remunerativo traffico di “eroina, cocaina e metadone” per un giro d’affari di circa 60 mila euro mensili. L’operazione denominata “piazza pulita II” ha coinvolto il quartiere popolare “Santa Maria di Pisa” dove è stata individuata una particolare affluenza di tossicodipendenti provenienti anche dall’hinterland che venivano indirizzati, da varie vedette dislocate in punti strategici, verso un condominio di proprietà di due coniugi sassaresi, sistematicamente vigilato da una rete di pregiudicati che comunicavano tra loro, anche con una sofisticata rete di congegni elettronici. Nel corso dell’intera attività sono state acclarate più di 100 cessioni giornaliere di stupefacente, che nella stragrande maggioranza dei casi avevano come punto di partenza l’appartamento dei citati coniugi.

Nell’ambito dell’operazione è stata altresì sottoposta a sequestro una villa con annesso terreno di circa un ettaro in agro di Sassari, di proprietà della coppia di coniugi, la cui costruzione, avvenuta senza alcun tipo di autorizzazione edilizia, si ritiene sia provento della illecita attività di spaccio di stupefacenti in contestazione.

Le ipotesi investigative, tradotte in richiesta di misura cautelare dalla Procura della Repubblica di Sassari, sono state condivise dall’ufficio del GIP che ha emesso il provvedimento restrittivo odierno con cui è stata disposta la custodia in carcere per O.C. classe ’70, D.I. classe ‘76, C.S. classe 92’, S.R. classe 81’, G.R. classe ‘68, C.S. classe ‘81, P.S. classe ‘75, la misura degli arresti domiciliari per G.S. classe ‘78, C.N. classe ‘73, S.A. classe ‘89, A.G. classe ‘75, e l’obbligo di dimora nel comune della Provincia di Sassari per D.M. classe ’86, F.A. classe ’88 e S.A. classe ’89, tutti pluripregiudicati, di cui tre percettori del reddito di cittadinanza.


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