Sardegna, raffica di rapine e botte alle vittime: condanna definitiva a 12 anni per un rumeno

Una lunga scia di reati, tra furti in bar e negozi e, addirittura, in una casa, dopo aver bloccato e legato i proprietari. Marian Mula resterà in carcere e dovrà anche pagare una multa di 3200 euro

I carabinieri della compagnia di Lanusei hanno dato attuazione ad un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti nei confronti Marian Mula, nato in Romania ma residente a Santa Maria Navarrese. Il giovane, già condannato e in carcere, sin dal 2010 si è reso responsabile di vari reati. Il primo è stato un furto in un esercizio commerciale: dopo aver mandato in frantumi la porta di un bar di Lotzorai ha rubato il contenuto della cassa, un cambiamonete ed una slot, scappando con 6000 euro. Nel 2011, invece, in un negozio di Tortolì, con un’arma da fuoco il volto nascosto da una sciarpa, insieme ad un complice ad altro giovane, ha compiuto un’altra rapina, tentandone una terza, poco prima, in un negozio di abbigliamento. Successivamente, nel 2014, Marina Mula ha compiuto una rapina aggravata: insieme a 4 complici, a Bari Sardo, in piena estate, ha atteso il rientro che una coppia rientrasse a casa: l’uomo e la donna sono stati bloccati e i malviventi gli hanno legato le mani con delle fascette, coprendogli addirittura la bocca con nastro adesivo. Una delle vittime è stata anche aggredita e picchiata. Una vera propria azione criminale, “organizzatissimi, “ raccontarono le vittime, “il capo parlava con i complici per dare le indicazioni chiamandoli addirittura con i numeri”. L’intera banda era stata arrestata. Oggi la condanna definitiva per il rumeno. Nel 2015 un’altra rapina in trasferta, questa volta a Modena ad una farmacia, bottino di circa mille euro.

 

Mula, di recente, è stato denunciato anche per truffa e detenzione di sostanze stupefacenti. Già rinchiuso nella casa circondariale San Daniele di Lanusei, dovrà scontare 12 anni, un mese e 20 giorni, oltre a pagare una multa di 3234 euro. “La Procura di Lanusei, ancora una volta, ottiene un prestigioso risultato ed una giusta condanna per gravi reati. Il risultato si spera sia anche emulativo in positivo, affinché si denunci sempre, e nel far comprendere che la certezza di una condanna c’è, per chi commette qualsivoglia reato e soprattutto quelli di tale gravità”.


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