
I prezzi folli per arrivare in Sardegna in nave, a luglio e agosto, e ripartire dopo una settimana di vacanza, scatenano forti polemiche. Una coppia con un figlio e un’auto deve pagare tra gli ottocento e i quasi 1500 euro nei due mesi più caldi dell’anno. Uno stipendio medio che va in fumo solo per raggiungere l’Isola: “Vogliamo farla diventare solo per ricchi, ma attenzione, non sono così tanti come si può pensare”, attacca Giorgio Vargiu dell’Adiconsum. “Così stiamo cacciando i turisti e diventiamo sempre più poveri. Se la gente normale deve mettere tutti i soldi delle vacanze per i trasporti, è chiaro che sceglierà altre mete, snobbando la Sardegna. Per noi è in arrivo una bastonata economica molto dura”, dice Vargiu. “C’è una speculazione, le compagnie navali fanno cartello e decidono i prezzi, senza che la politica nazionale o regionale dica nulla”.
Difficile, e molto, trovare una soluzione che possa portare gli armatori a rivedere le tariffe: “Ma il turismo deve essere alla portata di tutti, le vacanze hanno anche un carattere di tipo sociale, sennò l’intero settore cola a picco. Venerdì saremo in piazza, anche Cagliari, al bastione di Saint Remy, per chiedere che vengano abbassati tutti i prezzi, non solo quelli dei viaggi in nave”.