Sardegna, oggi la votazione finale per l’istituzione delle 6 province e delle 2 città metropolitane

Inoltre, vi è la contesa sul commissariamento degli enti, peraltro commissariati da anni (alcune hanno lo stesso commissario da circa sette anni).


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Quante saranno le province in Sardegna: 6. Quante saranno le città metropolitane: 2.

Che tipo di enti saranno le province e città metropolitane: di primo grado (elezione diretta) o secondo grado (eletti dai consiglieri dei comuni facenti parte)?

Per cui eletti dai consiglieri comunali? Di cosa si dovranno occupare?

Evidente che, l’eventuale elezione da parte dei eletti, non permette di unire i vari territori, cosa che solo l’elezione diretta (forse) potrebbe riuscirci.

In particolare vedo difficoltà per la la “cosiddetta” citta metropolitana di Cagliari con i suoi per ora ipotetici settantuno comuni. Vista la possibilità di delibere del consigli comunali e eventuale referendum.

In quest’ottica, senza spesa alcuna, sarebbero da proporre, nei comuni capoluogo o comunque nei comuni con più di 50.000 abitanti, gli organi di decentramento. Mancando i partiti, potrebbero essere una valida scuola per i futuri amministratori.

Inoltre, vi è la contesa sul commissariamento degli enti, peraltro commissariati da anni (alcune hanno lo stesso commissario da circa sette anni).

Il problema è la città metropolitana di Cagliari, ma se le elezioni dirette si svolgono, in contemporanea con le prossime comunali, il commissariamento si riduce a qualche mese.

La legge 107 (riordino della Presidenza della regione) prevede una spesa di € 6.000.000.

Il costo della re istituzione delle province, che lo si ritenga giusto o sbagliato, € 890.000.

Mi si permetta una valutazione finale: la democrazia costa ed è un bene.

Il danno si ha quando la visione a breve e medio termine è poco chiara e che tende ad affermare particolarismi territoriali.


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