“Sardegna nella terza ondata del virus per colpa di chi ha violato la zona arancione: troppi assembramenti fuori dai bar”

A Radio CASTEDDU, l’epidemiologo Giovanni Sotgiu: “Ci sono siti, come fuori dai bar, dove mancano inevitabilmente le restrizioni perché viene favorito l’assembramento ed è un problema rilevante dal punto di vista epidemiologico, perché le persone stanno lì a chiacchierare con le mascherine abbassate”.


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In Italia, comprese le regioni più colpite dal virus, la situazione sta migliorando mentre la Sardegna è nel pieno della terza ondata. A Radio CASTEDDU, l’epidemiologo Giovanni Sotgiu: “Le restrizioni sono quelle che principalmente sono in grado di agire contro la diffusione del contagio e, a livello generale, l’effetto ottenuto è conseguente alle misure di restrizione che sono state effettuate. Durante la zona arancione sono state violate le regole, ci sono stati, purtroppo, casi in cui sono state disattese quelle che sono le indicazioni favorendo la diffusione del contagio. Ci sono siti, come fuori dai bar, dove mancano inevitabilmente le restrizioni perché viene favorito l’assembramento ed è un problema rilevante dal punto di vista epidemiologico, perché le persone stanno lì a chiacchierare con le mascherine abbassate. Ora bisognerà vedere quello che è successo durante la Pasqua, se in quella fase c’è stato un incremento dei contagi legato ad assembramenti e riunioni familiari. La zona rossa, come nelle altre regioni italiane, può favorire un decremento dei numeri dei casi, però è chiaro che tutto è legato al comportamento delle persone: il virus cammina con le gambe delle persone ed è il comportamento di tutti che fa la differenza. È chiaro che se mancano i controlli, o dove non possono arrivare come dentro le case, il problema diventa difficilmente controllabile”.Rispetto al lockdown di un anno fa, le regole sono meno restrittive, è consentita, per esempio, l’attività di asporto e c’è la possibilità che le persone possano assembrarsi: “La politica ha cercato di trovare una via che potesse permettere un certo di attività e, quindi, dal punto di vista economico una spinta al settore. Però è chiaro che molto spesso le misure che cercano di trovare una via non radicale, non importante possono non essere di beneficio da un punto di vista epidemiologico. I paesi che sono venuti meglio fuori dalla crisi pandemica e hanno ripreso lo sviluppo economico sono quelli che hanno adottato i più rigidi lockdown. I paesi asiatici sono stati molto duri nell’evitare tutta una serie di comportamenti e nell’imporre limitazioni. Per esempio, invece, gli Stati Uniti, che hanno evitato le limitazioni, stanno soffrendo. È chiaro che trovare misure a metà strada può, nel breve termine, essere di aiuto ma dilungo rappresentare un qualcosa che prolunga il problema. Bisogna vaccinare, andare a ritmi più sostenuti rispetto a quelli avuti”.

> Risentite qui l’intervista a Giovanni Sotgiu del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu https://www.facebook.com/castedduonline/videos/2942359689384340/e scaricate gratuitamente l’APP di RADIO CASTEDDUhttps://play.google.com/store/apps/details?id=com.newradio.radiocastedduonline


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