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Il S.A.Di.R.S. (principale sindacato Operai e Impiegati Agenzia Forestas) e Confederdia (sindacato Dirigenti) hanno appena comunicato alle autorità la proclamazione dello sciopero generale per l’intera giornata del 10 settembre. La decisione giunge, non inattesa, per gli stessi irrisolti motivi che avevano portato alla proclamazione per lo scorso 31 luglio, in piena campagna Antincendio: sciopero allora sospeso per dar credito alle promesse del Presidente della Regione che annunciava due Delibere (le n. 28/1 e 28/2 del 26 luglio) con le quali si sarebbe dovuto dare avvio al nuovo assetto contrattuale per l’Agenzia ed alla stabilizzazione dei precari ultra-ventennali di Forestas. Come ormai noto, sono gli stessi motivi per cui questi lavoratori scioperano e manifestano da ormai tre anni, in una vertenza che si trascina da quando, nel 2016, la precedente maggioranza politica approvò la Legge Forestale Sarda, creando l’Agenzia dalle ceneri del soppresso Ente Foreste, e mantenendo per i suoi circa 5000 pubblici dipendenti, un contratto del settore privato, quello dell’agroindustria, rivelatosi inadeguato e causa di problemi gestionali ed organizzativi per il suo personale. Ben due leggi, da allora, sono state approvate per rimediare a quelle storture (L.R. 43/2018 e 6/2019)
Nei giorni scorsi, si erano già fatte sentire le voci di numerose Organizzazioni Sindacali, tra cui le stesse che proclamano oggi lo sciopero, per lamentare la paralisi della Regione a quasi cinque mesi dall’insediamento del nuovo Esecutivo. Nello specifico, i rappresentanti dei lavoratori di Forestas avevano lasciato trapelare – nei giorni scorsi – delusione e disappunto, dopo aver atteso invano un mese dacché l’On. Solinas aveva dichiarato alla stampa di aver dato finalmente ai lavoratori una risposta concreta che “in tempi brevi” avrebbe portato al nuovo inquadramento del personale dell’Agenzia. “Ma ad oggi” – aggiungono con amarezza i vertici del Sadirs-Forestas – “purtroppo per noi, non c’è ancora traccia (e nulla si sa a tutt’oggi) delle due Delibere – sulla carta date per approvate dal 26 luglio: ancora NON PUBBLICATE sull’Albo Pretorio on-line nel sito della R.A.S. (mentre appaiono tutte le altre Delibere successive e precedenti). Queste delibere sono state sbandierate ma di fatto nessuno le ha ancora potute vedere, e nessuno sembra aver intenzione di dargli corso !”
DICHIARANO ANCORA DALLA SEGRETERIA DEL SADIRS-FORESTAS: a poco valgono le info-grafiche diffuse in questi giorni dagli Assessori competenti (Ambiente e Personale) che riportano come “fatto” il transito del personale di Forestas nel Ruolo Unico Regionale, salvo poi giustificare la mancata pubblicazione con inverosimili problemi legati alle ferie del personale”. Il timore dei lavoratori di Forestas e delle loro Organizzazioni Sindacali è che in tutto questo periodo siano arrivate pressioni affinché non si dia corso alle delibere o, addirittura, si stia cercando di modificarle in senso più sfavorevole per i lavoratori di Forestas: “…e questo timore è rafforzato dal fatto che tutte le altre delibere approvate dopo il 26 luglio risultano infatti leggibili sul sito della Regione”. Per i lavoratori contano adesso solo due cose, gravissime entrambe: che le delibere a tutt’oggi non sono state pubblicate e che il Presidente della Giunta, nonostante le reiterate richieste, non convochi le organizzazioni sindacali per spiegare cosa stia accadendo. Concludono i rappresentanti sindacali: “i dipendenti dell’Agenzia sciopereranno perchè vengano pubblicate le delibere 28/1 e 28/2 del 26 luglio u.s. e siano avviate – senza altri indugi – le trattative per il transito del personale di Forestas al ruolo unico regionale (CCRL) e per la definizione del percorso di stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato”. Abbiamo chiesto ieri, inoltre, a Sua Eccellenza il Prefetto di attivare le procedure di raffreddamento, secondo quanto previsto dalla legge 146/1990, per consentirci – almeno in questo modo – un incontro con il Presidente della Giunta e per aiutarci a scongiurare il quarto sciopero dei lavoratori dell’agenzia Forestas in poco più di un anno, mentre si cerca di chiudere senza ulteriori danni una delle più dannose campagne antincendio per la Sardegna.
Foto d’archivio