Sugherete della Sardegna devastate dalle larve di processionaria. Un bruco che sta distruggendo il patrimonio boschivo dell’Isola. Non solo le zone del nuorese e dell’oristanese, ma anche una grande fetta del Sulcis Iglesiente è stato invaso dal lepidottero killer. Un bollettino di guerra che sta interessando una vasta porzione di macchia mediterranea che si allunga da Iglesias a Buggerru, per poi allargarsi a Fluminimaggiore, Nuxis, Narcao, Santadi, Domusnovas e Villamassargia. Da qui l’allarme lanciato dal capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu che ha presentato un’interpellanza urgente all’assessore all’ambiente. <<L’offensiva contro la processionaria (Lymantria dispar il nome scientifico) rischia di essere una battaglia persa con pesanti ripercussioni sul patrimonio ambientale e paesaggistico delle aree della Sardegna, ed in particolare sul Sulcis Iglesiente, oltre che con riflessi negativi dal punto di vista economico – rimarca l’esponente centrista – La Regione interviene periodicamente, soprattutto in seguito ai solleciti dei Comuni e dei produttori, con una disinfestazione preventiva nei mesi tra marzo ed aprile (prima dell’apertura delle uova e della fuoriuscita delle larve), e con una procedura conservativa da ripetere successivamente>>. Un trattamento che non c’è stato, con danni irreparabili per l’ecosistema isolano. Uno scempio, insomma. <<E’ in atto una vera e propria invasione del parassita delle querce da sughero – conclude Rubiu – E il timore degli operatori agricoli è che un intervento fitoterapico tardivo possa compromettere la crescita delle piante giovani e rallentare le funzioni vitali degli esemplari adulti. Un danno enorme, visto che viene distrutto il fogliame delle sugherete, impedendo lo sviluppo e la produzione delle ghiande, alimentazione fondamentale per cinghiali, maiali e non solo, indispensabili per il biosistema naturale. La Regione dovrebbe intervenire per evitare la perdita di numerosi esemplari di sugherete, con un calamità senza fine dal punto di vista naturale>>.