Sardegna, inchiesta per truffa e corruzione: annullato l’obbligo di firma al segretario di De Giorgi

Dopo aver ottenuto la revoca dei domiciliari, Marco Pili ottiene dal giudice anche quella dell’obbligo di firma: “È venuto meno il pericolo di reiterazione”


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Non dovrà più presentarsi ogni giorno negli uffici della Guardia di finanza, Marco Pili (difeso dall’avvocato Pierandrea Setzu), il segretario e portaborse dell’ex consigliere regionale Valerio De Giorgi, accusato di tentata truffa per aver, secondo i giudici, cercato di ottenere un contributo di 650mila euro a favore della Pro Loco Città di Cagliari, secondo il pm costituita soltanto per attrarre finanziamenti. La decisione è di oggi, a firmarla è il giudice Giorgio Altieri, che ha accolto le richieste del pm. Pili era già stato liberato dai domiciliari, un mese fa, ora ha ottenuto anche l’ulteriore alleggerimento della revoca dell’obbligo di firma.
I giudici hanno valutato “il comportamento positivo tenuto nel corso dell’applicazione della misura e della conclusione delle indagini “. Ecco perché per Pili è venuta meno “l’attualità e la concretezza del pericolo di reiterazione”.