Sardegna, il paradosso dei bagnini assunti a estate quasi finita: scontro Regione-San Vero Milis

Scontro in Regione sui bagnini in ritardo nelle spiagge oristanesi: “La domanda del Comune di San Vero Milis non è mai pervenuta, perché inviata a indirizzo mail sbagliato…”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

In merito alle notizie apparse oggi sulla stampa locale relativamente al tardivo e paradossale avvio del salvamento a mare nel territorio di San Vero Milis, l’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente precisa che la sola e unica responsabilità dell’accaduto è da attribuire al Comune di San Vero Milis e non alla Regione.

Le risorse per i servizi di salvamento a mare, infatti, sono state messe a bando col consueto anticipo rispetto alla stagione balneare, sulla base di un avviso pubblico e di un bando. Tutti i Comuni che hanno seguito correttamente la procedura, una volta entrati nella graduatoria, hanno avuto la certezza dell’importo che avrebbero ricevuto dalla Regione, sia in fase di anticipazione sia come saldo in fase di rendicontazione. Hanno potuto così far partire i servizi sui propri litorali all’avvio della stagione.

La domanda del Comune di San Vero Milis non è mai pervenuta, perché inviata a indirizzo mail sbagliato. A luglio, gli uffici dell’Assessorato hanno ricevuto una richiesta di riammissione e, dopo l’approvazione della variazione di bilancio, l’Assessorato ha comunicato lo stanziamento di ulteriori 400mila euro per il prolungamento del salvamento a mare anche nel mese di settembre: è stato così possibile determinare anche quali somme potevano essere stanziate per il comune della provincia di Oristano.

Quindi la Regione non può essere chiamata in causa in alcun modo per il paradossale avvio del salvamento a mare nel mese di settembre sul litorale di San Vero Milis: il Comune si assuma in via esclusiva e totale le proprie responsabilità di fronte ai cittadini e ai turisti.

Va infine evidenziato che anche per il 2018 gli stanziamenti destinati al salvamento a mare ai 56 comuni costieri della Sardegna ammontano a oltre 1,2 milioni di euro, grazie ai 406 mila euro aggiuntivi che si  sommano ai contributi per il salvamento a mare del 2018 pari a 806.211,79 euro (per metà risorse regionali). La cifra si conferma ormai da un triennio, dopo che nel 2016 l’assessora Donatella Spano aveva proposto di raddoppiare il capitolo statale con 400mila euro di finanziamento regionale.


In questo articolo: