Sardegna, giovani e anziani tra i dolori senza soldi per pagare cure e medicine: “Ci salveremo dopo morti”

In questi giorni l’inchiesta su Casteddu Online fa emergere una realtà drammatica: anziani soli e pieni di dolori perchè non hanno i soldi per pagarsi le medicine e le cure. Giovani affetti da patologie spesso gravi in Sardegna che rischiano la vita perchè il caro prezzi li costringe a scegliere: o compri il cibo, o compri il farmaco spesso costoso. Pensionati in ginocchio. Raccontateci le vostre storie al 3807476785


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In questi giorni l’inchiesta su Casteddu Online fa emergere una realtà drammatica: anziani soli e pieni di dolori perchè non hanno i soldi per pagarsi le medicine e le cure. Giovani affetti da patologie spesso gravi in Sardegna che rischiano la vita perchè il caro prezzi li costringe a scegliere: o compri il cibo, o compri il farmaco spesso costoso. Pensionati in ginocchio che dicono nelle nostre video interviste: “Addio visite mediche e medicine, cerchiamo il pane e la pasta in offerta nei mercatini”. Negli stessi giorni in cui la giunta Solinas pensa a rimpastare le poltrone e Draghi e Conte litigano sul concedere più armi per la guerra, c’è una distanza sempre più incolmabile tra chi è fortunato e sta bene e chi adesso proprio non ce la fa. Il dopo virus, quando davvero arriverà, ci farà trovare di fronte a un cumulo di macerie sociali da ricostruire. Lo si vede già sul volto sconsolato di Maria Erdas, 77 anni: “700 euro al mese e in casa ho due nipoti con lavori precari e il loro figlio. Diabetica e con dolori alle braccia, mi visiteranno quando sarò morta”.

Non ha più la speranza, dice “quando sarà morta”. Perchè non neghiamolo, tante visite in tanti ospedali sono ancora bloccate oppure c’è una coda interminabile. Lo si evince dalle parole dure di Eliana Manca, 71 anni: “Addio integratori, dovrò essere operata di cataratta e una sola visita mi è costata 70 euro. Rinuncio al cinema e alla parrucchiera, cerco frutta e verdura in offerta al mercatino di Sant’Elia”. Sì, settanta euro per una visita privata a Cagliari, quando non hai scelta se vuoi tornare a vedere.

Lo si legge invece benissimo negli occhi di Ignazio Cogodi, 79enne di Mandas, che pure non è il più sfortunato, che gli aumenti costringono a tagliare le spese sulla propria salute: “1100 euro di pensione, non riesco più a mettere niente da parte: dopo una dura vita da muratore rinuncio anche al bar”. Roberto Porcu, 73enne cagliaritano, ex funzionario regionale, lo dice in maniera tranchant: “Benzina e bollette troppo care, stanno facendo speculazioni. Aumenti folli per verdura e pesce, a metà mese il mercato è quasi vuoto: segno che i soldi finiscono presto, tanti miei ex colleghi hanno difficoltà a comprarsi le medicine”. E a metà mese, quando i soldi sono già finiti, anche mercati e market si svuotano. E’ il prezzo del Covid, direbbe qualcuno, c’era da aspettarselo. Benvenuti nel ritorno alla normalità.

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