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Continua il braccio di ferro tra i giornalisti di Sardegna 1 e l’editore Giorgio Mazzella. Dopo una serie di manifestazioni e scioperi per sensibilizzare l’opinione pubblica e rivendicare i propri diritti, i giornalisti dell’emittente televisiva sarda passano ai fatti. Otto di loro hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Cagliari gli amministratori della televisione un tempo di proprietà dell’imprenditore Giorgio Mazzella. E continuano l’assemblea permanente cominciata il 3 ottobre scorso, oltre ad avere effettuato 13 giorni di sciopero.
Secondo quanto denunciato dai dipendenti, l’emittente non ha versato al Fondo pensione complementare dei giornalisti non solo il Tfr maturato nel 2009, ma anche parte delle quote di retribuzione del 2011 e del 2013 che ogni mese venivano trattenute in busta paga. A nulla sono serviti finora i tentativi di ottenere dall’editore l’adempimento dell’obbligo di versare al fondo quanto spetta ai giornalisti per legge e per contratto. Da tre mesi redattori e tecnici di Sardegna 1 sono in assemblea permanente in seguito alla contestata decisione dell’editore Giorgio Mazzella, presidente di Banca di Credito Sardo di cedere la maggioranza delle quote a dipendenti che, per loro stessa ammissione, non hanno i soldi per pagare gli stipendi. La vertenza riguarda una decina di giornalisti e quindici fra tecnici e amministrativi che vantano ormai cinque mensilità in arretrato.