Sardara: in Giunta tutti uomini, l’ex Sindaco attacca: “Benvenuti nel Medioevo”

Con le dimissioni dell’assessora ai Servizi Sociali Gessica Pistis, la giunta comunale di Sardara è composta da soli uomini. L’attacco di Angelo Mascia, già sindaco del centro del sud Sardegna, che chiede conto al primo cittadino Roberto Montisci di rispettare la legge che garantisce la parità di genere nelle giunte Comunali. Ma per il primo cittadino il problema sta a monte: non ci sarebbero donne pronte a candidarsi


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Con le dimissioni arrivate due giorni fa, dell’assessora ai servizi Sociali Gessica Pistis,  la giunta comunale di Sardara è tutta al maschile. Alla faccia delle pari opportunità e della legge 56 del 2014 che prevede appunto la parità di genere nella composizione delle giunte comunali.

Non ci sta Angelo Mascia, già sindaco del centro del Sud Sardegna, noto per le terme e non solo, che con una missiva chiede conto all’attuale primo cittadino Roberto Montisci.

“Benvenuto nel Medioevo Sardara, – attacca Mascia, – quattromila abitanti, paese insignito della Bandiera arancione, ha uno dei centri storici più belli della Sardegna. Il suo pozzo sacro risale a 3.300 anni fa ed era dedicato alla Dea Madre. Il castello di Monreale, che torreggia sulle colline a sud del paese, fu abitato dai re di Arborea e dalla Regina Eleonora che nella sua Carta de Logu prevedeva norme, all’epoca rivoluzionarie, per la difesa delle donne. Oggi millenni di storia della comunità di Sardara sono cancellati, a guidare il Comune sono soltanto uomini”.
Cosi ha pensato da libero cittadino di sottoporre la questione al Sindaco Montisci indirizzandogli una lettera (per conoscenza anche al Presidente delle Pari Opportunità del Comune e della Regione, e anche al Prefetto di Cagliari). Chiede al sindaco “se nella composizione della Giunta comunale, intende ottemperare all’obbligo previsto dalla 7 aprile 2014, n. 56, dove nei comuni con  popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico. Se ritiene che gli atti adottati da una Giunta comunale composta in modo difforme dalla Legge 56 siano legittimi.”
L’ormai ex assessora ai Servizi Sociali e Pubblica Istruzione, Gessica Pistis, ha dato le dimissioni due giorni fa per motivi personali. Era subentrata lo scorso luglio a Simona Ibba, anch’essa dimissionaria. Ora il compito del Sindaco è cercare tra le liste dei più votati alle scorse amministrative oppure individuarne una nella società civile.
Non ci sta però a passare da maschilista, ma replica che non è facile trovare donne che vogliano mettersi a disposizione della politica,  come ha riferito in un’intervista rilasciata all’Ansa: “Ho un grande rispetto per le donne e per il loro ruolo istituzionale.  Ma come posso formare una Giunta paritaria se già ho difficoltà a trovare donne disposte a candidarsi? Il problema sta a monte”.
Ad ogni modo la giunta non rispetterebbe comunque la legge anche trovando la sostituta, su 4 assessori della Giunta Montisci due dovrebbero essere donne. E invece ce n’era solo una. Che è andata via.