Sant’Alenixedda e Deledda, rebus scuole: una delibera rinvia tutto

Le sentenze di Tar e Consiglio di Stato non vengono applicate: protestano i genitori


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Tante erano state in questi mesi le proteste del Comitato di Sant’Alenixedda, contro lo scorporamento della scuola dalla direzione didattica di Santa Caterina, e la conseguente fusione a quella di via Castiglione. E  aveva dato loro ragione il Tar e anche il Consiglio di Stato: per la scuola elementare di Sant’Alenixedda, l’istituto Deledda e la media Manno non valgono le regole del nuovo dimensionamento scolastico.

Ma se il comitato di madri, studenti e professori, aveva sperato fino all’ultimo che l’Ufficio scolastico ottemperasse al più presto alla sentenza del Consiglio di Stato, le speranze si rivelano oggi ancora una volta disilluse. Perché l’ultima, e a dir poco enigmatica, delibera del Provveditore-Dirigente Regionale Scolastico, Francesco Feliziani, rinvia tutto per ragioni di continuità scolastica all’anno prossimo.

Si legge nella delibera del 28 Novembre: “In ordine alla necessità di garantire l’ordinato avvio e l’ordinata continuazione dell’anno scolastico 2013/2014, anche in riferimento alla tempistica prevista per l’organizzazione della rete scolastica e, pertanto, con nota 1947 del 13 settembre 2013, il M.I.U.R. disponeva che alle modifiche all’assetto delle scuole si sarebbe potuto procedere a decorrere dall’A.S. 2014/2015, anche al fine di evitare la necessità di ripetere le operazioni di sistemazione del personale scolastico, non solo con riferimento alle scuole interessate dalle sentenze, ma a quelle dell’intero ambito provinciale, per evitare i disservizi per l’utenza e gli inevitabili contenziosi.

Pertanto l’ufficio decreta che: “La rete scolastica della regione Sardegna, per l’a.s. 2013/14, è ripristinata con le caratteristiche preesistenti all’approvazione delle delibere 12/9 del 05/03/2013 e 24/39 del 27/06/2013 limitatamente alle scuole oggetto delle sentenze T.A.R. Sardegna n. 593, 594 e 598/2013. Gli effetti decorreranno dall’A.S. 2014/2015 retroagendo, ai soli fini giuridici, per tutto quanto relativo il personale e la veste giuridica delle stesse istituzioni scolastiche, all’A.S. 2013/2014, facendo salvi gli effetti nel frattempo verificatisi a seguito dei provvedimenti adottati dagli organi competenti, sia ministeriali che delle istituzioni scolastiche coinvolte.”

Sarà dunque un’incognita, per i genitori dei futuri iscritti alla prima media che a gennaio 2014 andranno a sentire l’offerta formativa delle attuali scuole.


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