Santa Gilla, via alle bonifiche: in arrivo telecamere e multe-VIDEO

Via i rifiuti abbandonati, partoni i lavori di riqualificazione delle aree naturali degradate di Santa Gilla. Il Comune: “Presto telecamere e più controlli, gli incivili vanno multati”. Guardate il VIDEO


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Via ai lavori di riqualificazione delle aree naturali e seminaturali degradate di Santa Gilla, partono i lavori  di rimozione dei rifiuti abbandonati nella laguna. Undici in tutto le bonifiche che verranno fatte nel parco con poco più di 250 mila euro finanziati dalla Regione. I lavori, iniziati li scorso 15 ottobre, termineranno ad aprile dell’anno prossimo. “Ma è solo l’inizio – hanno assicurato il sindaco Massimo Zedda e l’assessore Paolo Frau, durante la presentazione del progetto a Palazzo Bacaredda – Con le somme residue vogliamo risanare gli altri punti di discarica presenti”. Presenti anche i sindaci degli altri tre Comuni che compongono il centro intercomunale di monitoraggio, Elmas, Capoterra e Assemini, e Vincenzo Tiana di Legambiente.

Pugno duro contro gli incivili. “Vogliamo scoraggiare la prosecuzione degli atti delinquenziali che si sono susseguiti in questi anni – ha aggiunto l’assessore Frau – Chi abbandona i rifiuti nelle sponde della laguna va punito. Nelle prossime settimane incrementeremo i controlli con più pattuglie degli agenti del corpo forestale sul posto, ma stiamo ragionando anche su altre modalità come per esempio le telecamere”. L’obiettivo è la rinascita della laguna dal punto di vista ambientale ma anche in chiave turistica puntando sull’ittiturismo. “Interventi di bonifica di questa portata non venivano fatti dagli anni ’90 – ha detto Zedda – E con altre risorse, che la Regione ha già stanziato, vogliamo valorizzare e rilanciare la pesca e le cooperative dei pescatori, con la collaborazione della forestale e del Parco di Molentargius”. Soddisfatta Legambiente. “Questo è un primo segnale a cui dovranno seguirne tanti altri – ha detto il presidente regionale Tiana – Dobbiamo restituire il valore identitario al sito, da sempre una risorsa economica per il territorio: gli stessi pescatori sono custodi dell’ambiente”.


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