Sanità sarda a rotoli, i malati si indebitano per potersi curare dai privati: boom di donne disperate

La Sardegna prima in Italia per le richieste di prestiti per cure mediche. Dati pazzeschi, vergognosi e preoccupanti: ospedali allo sbando e in pochi anni si devono restituire anche più di 6mila euro, sperando di non aver bisogno di altri soldi. E l’attesa media, nel pubblico, per essere visitati, sfiora i tre mesi con picchi osceni di un anno


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I sardi sono i primi, tra tutte le regioni italiane, nella triste e preoccupante classifica di richiesta di prestiti per cure mediche. In media, nell’ultimo anno, sono stati chiesti oltre seimila euro e quasi una domanda su 3 arriva da malati che hanno tra i 45 e 54 anni, tra loro moltissime donne. Tutta colpa dei tempi di attesa, da quarto mondo, nemmeno da terzo, della sanità pubblica: gli ospedali devono ancora depennare tantissimi nomi dalle liste di pazienti da visitare o curare, il trend è negativo al sud come al nord dell’Isola, senza nessuna eccezione. Un dramma che è stato raccontato, su Radio Casteddu, dal segretario regionale del Pd Piero Comandini. Intervistato da Jacopo Norfo e Paolo Rapeanu, ha ricordato che “la sanità non è di destra o sinistra ma deve essere un diritto garantito. Si parla poco del problema delle nuove povertà, non possiamo dimenticare delle tante persone, nell’Isola, in difficoltà non solo perchè non riescono a mettere insieme pranzo e cena ma anche perchè non possono curarsi. Siamo la regione che ha fatto più finanziarie per poter accedere alla sanità”. E i numeri del dramma vengono purtroppo confermati dall’analisi di Facile e Prestiti.it: “Cittadini sardi spinti a rivolgersi alla sanità privata e, per sostenere i costi, tanti scelgono di chiedere un prestito”.
Nel 2023 la Sardegna è stata la prima regione in Italia per richieste di prestiti personali destinati a pagare le cure mediche: a fronte di una media nazionale del 4,70%, nell’Isola il 5,3% dei finanziamenti è stato richiesto per coprire costi legati alla salute. Chi ha presentato domanda per questa tipologia di prestito ha cercato di ottenere, in media, 6149 euro. “Oggi curarsi è diventato sempre più oneroso, anche alla luce del maggior ricorso alla sanità privata. Servirsi del credito al consumo può essere una strategia per alleggerire l’impatto di queste spese sul bilancio familiare, evitando così di andare in sofferenza o, peggio, di rinunciare a curarsi”, spiega Aligi Scotti. “I lunghi tempi di attesa nella sanità pubblica sono confermati da una recente indagine” commissionata dal portale amUp Research, che ha rilevato come, in Italia, “l’attesa media sia arrivata a circa 77 giorni, valore che al Sud e nelle Isole sale addirittura a 85 giorni”.  Si raggiugono, come constatato da Casteddu Online, però anche vergognosissimi picchi di un anno. “Come detto, chi in Sardegna, lo scorso anno, ha chiesto un prestito personale per pagare cure mediche ha cercato di ottenere, in media, 6149 euro da restituire in poco più di 51 mesi. Se si guarda al profilo dei richiedenti sardi si scopre che chi ha presentato domanda di prestito personale per far fronte alle spese mediche aveva, all’atto della firma, mediamente, 49 anni, valore significativamente più alto se confrontato con l’età media in cui, in generale, si chiede un prestito personale in Sardegna (41 anni). Andando più nello specifico, quasi 1 domanda su 3 (32,8%) arriva da richiedenti sardi con età compresa tra i 45-54 anni, seguiti da coloro che hanno tra i 35 e i 44 anni (19,3%); al terzo posto, invece, si posizionano i soggetti con un’età compresa tra i 55 e i 64 anni (15,9%). Altro dato interessante emerge analizzando il sesso dei richiedenti; nel 46,1% dei casi a presentare domanda di finanziamento per le spese sanitarie è stata una donna, percentuale nettamente più elevata rispetto alle richieste di prestito totali in Sardegna, dove la quota femminile di richiedenti si ferma al 31,4%. Dall’analisi emerge anche come, nell’ultimo anno, il tasso dei prestiti personali sia aumentato notevolmente: nel 2022 il Taeg medio riservato ai sardi che hanno chiesto un prestito personale per spese mediche è stato pari al 9,0%, valore salito al 10,7% nel 2023, in aumento del 19%”.


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