“Per misurare la qualità dell’assistenza sanitaria bisogna avere indicatori e su questi sono disposto a confrontarmi anche con l’opposizione. Gli stessi indicatori che devono essere utilizzati per valutare l’operato dei Commissari”.
Lo ha detto l’assessore della Sanità, Luigi Arru, nel suo intervento in Consiglio regionale nel corso della discussione del disegno di legge di proroga del commissariamento delle Asl. “I commissari avevano dei compiti e li hanno portati avanti, in una situazione che sapevamo essere estremamente difficile. Eppure possiamo dire che avremo un nuovo ospedale a Sassari e una gara regionale per la protesica è stata assegnata con un risparmio di oltre il 50% e la previsione della sanificazione delle carrozzine, mai fatta prima. Abbiamo un sistema di cure palliative, a Olbia, citato come esempio a livello nazionale e dati positivi sui trapianti.
Sono solo alcuni esempi – ha detto ancora Arru – di quanto si è fatto, con una situazione dei conti difficile e mentre spendevamo 50 milioni in farmaci per l’epatite C. Non è tutto negativo, anzi: creare insicurezza nei cittadini, descrivendo una realtà della sanità sarda allo sfascio, è inaccettabile”.
Quanto alla Asl unica, l’assessore ha spiegato che non ci sono evidenze nè a favore nè contro: “Sappiamo però che, come dicono gli esperti, genererà il 30% di economie. Stiamo lavorando per migliorare la salute – ha detto concludendo – e non per togliere diritti”.