San Michele, la Sovrintendenza ora blinda l’area della vergogna

Ecco cosa accade al Colle di San Michele dopo appena 48 ore dalla denuncia del nostro giornale: i locali abbandonati e vandalizzati del Comune di Cagliari e dati a suo tempo in comodato d’uso alla Soprintendenza, vengono “blindati” dagli operai con blocchetti e cemento. Uno spreco pubblico a danno delle associazioni di volontariato che operano senza sede. Quanto durerà questa paradossale situazione? Guardate il VIDEO


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L’anno nuovo porta in dono vecchi regali, stavolta sgraditi alla collettività: Colle San Michele, atto secondo, gli edifici di proprietà del Comune di Cagliari abbandonati da anni. Questa mattina la Soprintendenza di Cagliari è corsa ai ripari: dopo l’ennesima denuncia del nostro giornale di qualche giorno fa, in cui è stato mostrato ancora una volta lo stato di degrado dei due stabili (dati a suo tempo in comodato d’uso dall’amministrazione comunale), questa mattina in fretta e furia gli operai di una ditta esterna sono al lavoro per “blindare” con mattoni e cemento gli ingressi dei locali vandalizzati. Lo scopo è quello di impedire l’accesso a clochard e teppisti: all’interno però metri quadri di ambienti vandalizzati e mai utilizzati per chi aveva quegli spazi a disposizione a costo zero, una solenne vergogna.

PROVVEDIMENTO “TAMPONE”. Già, un provvedimento urgente per porre limite a chi distruggeva con estrema facilità quelle quattro mura costate migliaia di euro di soldi pubblici. Doveva di fatto diventare sede di un archivio, uffici della Soprintendenza, ma in tanti anni nulla è stato fatto o ben poco. E intanto, decine di associazioni di volontariato che operano in campo culturale o sociale in città, rimangono senza una sede appropriata. In questo video-servizio girato alcuni mesi fa, vi riproponiamo la situazione identica a quella constatata pochi giorni fa, con la speranza che il Comune di Cagliari metta la parola fine a questa vergognosa situazione. 

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