
Allarme per la carenza di personale infermieristico nel reparto di cardiologia del San Giovanni di Dio. La denuncia arriva da Paolo Cugliara, sindacalista Fials. Gli infermieri che attualmente lavorano sono ventiquattro di cui cinque in malattia e il personale OSS conta otto infermieri di cui due in malattia. La situazione sta diventando critica. La carenza di personale non permette la buona assistenza dei pazienti. Inoltre, gli infermieri devono sopportare turni con più ore di lavoro del previsto e non posso usufruire delle ferie per riposarsi.
I lavoratori sono molto stressati e alcuni ricorrono anche al supporto dello psichiatra. Questa situazione crea un clima di pericolo non solo per il personale ma anche e soprattutto per i pazienti. Il San Giovanni di Dio è l’unico centro abilitato per l’interventistica cardiologica assieme al Brotzu. “Sono fortemente preoccupato per i pazienti. Per me è deliquenziale il fatto che non si garantiscano i livelli minima di assistenza in questo reparto”, afferma Cugliara. I problemi cardiologici sono la prima causa di morte in Italia e nel mondo. Non a caso, la cardiologia del San Giovanni di Dio ha indici di occupazione letto pari al totale disponibile. “ Anche il personale del reparto di emodinamica è carente- continua Cugliara. L’azienda non ha mai provveduto a rifare i concorsi. Come sindacato abbiamo denunciato più volte questa situazione ma l’azienda sanitaria non affronta il problema ospedaliero”. Anche il primario Luigi Meloni ha fatto più volte presente la situazione all’azienda ospedaliera, richiedendo anche il reclutamento del personale. “La direzione sanitaria del San Giovanni di Dio non sta prendendo iniziative per combattere questo problema come quello dei posti letto”, conclude il sindacalista. La diminuzione dei posti letto creerebbe disagi ai pazienti che verrebbero ricoverati in reparti non idonei rispetto alla diagnosi. Se la situazione non miglierà verrà proclamato lo stato di agitazione.