Salvini a Cagliari: “In Sardegna sì al passaporto sanitario e basta clandestini: vogliamo turisti che pagano”

Il leader della Lega interviene, con affianco, Christian Solinas: “Non vogliamo persone poco sane pagate per fare i turisti”


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“ln Sardegna  solo turisti sani che pagano non persone poco sane pagate per fare i turisti”. Così il leader della Lega Matteo Salvini oggi a Cagliari per l’udienza di un processo contro un militante della sinistra, annuncia il pressing sul Governo Draghi per arginare il fenomeno dell’immigrazione clandestina in Sardegna e il sostegno alla proposta del passaporto sanitario chiesta a gran voce dalla giunta Solinas.

“Sono qui per le minacce di un tizio”, ha esordito il senatore leghista, “ma se la potrà cavare con una lettera di scuse. Il virus non è sconfitto, ma ora la Sardegna si gode questo bel risultato raggiunto grazie al lavoro di Solinas e Nieddu e alla professionalità dei medici. Hanno dato degli “untori” a Solinas alla Sardegna, ma l’idea che si possano far 2 passi dopo cena spero si di buon auspicio per l’estate affinché sia l’estate della rinascita e affinché la Sardegna sia luogo per il riposo per tutto il mondo”.

Salvini ha dichiarato di aver incontrato delegazioni dell’Eni e di Portovesme (“ci teniamo a rilanciare la presenza industriale” e ha dichiarato che ministri e sottosegretari della Lega ragioneranno sui collegamenti via aereo e via mare e si occuperà di Tirrenia e Alitalia.

“Serve cambio di passo sull’immigrazione”, ha dichiarato Salvini, “servono turisti sani che pagano e non persone poco sane pagate per fare i turisti”. Sui passaporti sanitari Solinas ha poi aggiunto che “chiedere controlli sia un diritto la misura va bene anche per chi arriva via mare. Come fa la Grecia per le sue isole, ma

in Sardegna si mangia molto meglio ed è più bella delle isole greche”. Freddo invece sull’ipotesi della Sardegna come laboratorio vaccinale: “Tenetevi ben stretta la vostra zona bianca che rimanga bianca il più a lungo possibile”.


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