“Salvate il centro prelievi e trapianti del Brotzu: non riportiamo i viaggi della speranza dei malati sardi”

Il consigliere regionale Piero Comandini: “Un caos che rischia di 
paralizzare il centro trapianti, perdendo non solo preziosi organi da trapiantare su pazienti che aspettano da mesi in lista d’attesa, ma si rischia di vanificare tutta l’attività portata avanti in questi anni e che ha creato per l’isola un‘eccellenza nel settore, mettendo fine ai così detti viaggi della speranza”


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 “Il Centro prelievi e trapianti di organi e tessuti, dell’Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari, è un’eccellenza  non si può rischiare la paralisi dell’attività”. Il consigliere regionale del Pd Piero Comandini interviene per salvare il centro trapianti del Brotzu: “Il trapianto di organi e tessuti rappresenta un’attività sanitaria ad alta valenza sociale, il cui potenziamento, in termini numerici e di qualità dei risultati, è in grado di garantire ad un sempre più elevato numero di persone affette da gravi insufficienze d’organo ed alle loro famiglie una migliore qualità di vita. In Sardegna 
l’attività di donazione e trapianto d’organo è iniziata nel 1988 e sono garantite da equipe specializzate che devono operare fuori dai normali orari di lavoro e garantendo comunque la normale attività chirurgica”. 
Piero Comandini esponente del Partito Democratico in consiglio regionale, primo firmatario di una interrogazione rivolta all’assessore alla Sanità in merito alla situazione che si è creata e che rischia di 
paralizzare il centro trapianti, perdendo non solo preziosi organi da trapiantare su pazienti che aspettano da mesi in lista d’attesa, ma si rischia di vanificare tutta l’attività portata avanti in questi anni e che ha creato per l’isola un‘eccellenza nel settore, mettendo fine ai così detti viaggi della speranza. 
“Questi giorni scorsi, per la prima volta, si è rischiato di non poter rispondere alla chiamata per il prelievo di  organi da un donatore di Sassari- ricorda Comandini non c’era il personale reperibile e quello di turno non poteva lasciare il reparto.  Il progetto Obiettivo “Attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti 2017/2018 prosegue l’esponente del PD, nasce nel 2017, su proposta del direttore del Dipartimento Funzionale Trapianti, è scaduto il 31 dicembre 2018 è stato poi prorogato al 30 aprile 2019, dal 1 maggio 2019 i medici, i tecnici, gli operatori socio sanitari, gli autisti ecc (si pensi che per un singolo trapianto sono impegnate circa 120 figure professionali) che si occupano di trapianti, stanno svolgendo l’attività solo grazie alla sensibilità che li contraddistingue e senza che gli venga riconosciutala la retribuzione dovuta. Bisogna precisare, prosegue Comandini, che il personale che ha aderito al progetto, disponibile su base volontaria, non potrà mai rispettare i tempi di recupero psicofisico imposto dalle norme europee, proprio perché per la sua natura non programmabile l’attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti 
comporta un impegno lavorativo ulteriore rispetto all’attività istituzionale in termini di ore di lavoro, di  complessità, di impegno professionale profuso in attività assistenziale diretta. 
Non si capisce perché, nelle more di una revisione globale dell’attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti, il progetto non sia stato prorogato”.


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