Salone del libro di Torino: la Sardegna conferma il trend del 2015

Firino: “Dato positivo per la crescita del settore”


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Il XXIX Salone Internazionale del libro di Torino chiude con un incremento del 3,1% di visitatori rispetto al 2015 con 122.638 biglietti venduti. Dato positivo che si riflette anche sui numeri registrati allo stand Sardegna, che confermano la percentuale di vendita dei libri marchiati dagli editori isolani nel 2015: +20% rispetto agli anni precedenti. “In una situazione di crisi del settore dell’editoria – ha detto l’assessore della Cultura Claudia Firino – ripetere il risultato dello scorso anno è incoraggiante e ci fa ben sperare per il rilancio dell’intero comparto. Inoltre, questi numeri, ci restituiscono un segnale positivo anche sulle decisioni prese con la scelta del tema specifico. L’anno scorso la celebrazione del ventennale della scomparsa di Sergio Atzeni e quest’anno i “Visionari sardi”. Questi temi ci hanno caratterizzato e dato un connotato forte come regione, portando riscontri positivi”.

I visionari sardi. L’assessore Firino ha ricordato che il tema “Visionari sardi, omaggio al futuro” scelto per portare l’isola al Salone di Torino, oltre a incastonarsi nel filone generale della manifestazione – dedicata appunto agli intellettuali che hanno avuto uno sguardo lungimirante – è la prosecuzione naturale, trasposta sul piano nazionale, del progetto che si sta portando avanti in Sardegna con l’istituzione dell’anno gramsciano e deleddiano. “L’omaggio a Grazia Deledda al Salone del Lingotto fiere, per il 90esimo anniversario dal Premio Nobel – ha affermato la titolare della Cultura – ha coinciso anche con l’importantissimo lavoro di Edizione nazionale dell’opera omnia, riconosciuto dal Mibact  e portato avanti gli studiosi degli Atenei sardi. Come Regione ci impegneremo per diffondere e valorizzare quanto più le opere della scrittrice nuorese nelle scuole e tra i giovani”.

I Quaderni di Gramsci. Al Salone del Libro, spazio alla mostra dei “Quaderni del carcere” di Antonio Gramsci, curata dalla Fondazione Istituto Gramsci di Roma. “In questi manoscritti – ha detto l’assessore Firino – troviamo riflessioni universali, che hanno interpretato il presente, letto il futuro, affrontato i temi letterari, storici, della società e analizzato nozioni fondamentali del pensiero politico, l’egemonia culturale, la questione meridionale, americanismo e fordismo, solo per citare le più dibattute. Righe che ci restituiscono l’immagine forse più autentica dell’intellettuale perché scritte in solitudine tra le mura del carcere. Un uomo dalla grandissima statura politica e morale: un visionario appunto”.

Le residenze artistiche. Tra i visionari celebrati al Salone, c’è anche l’artista sassarese Giuseppe Biasi, ammirato dai visitatori dello stand grazie al lavoro “Giuseppe Biasi e la sua terra”, curato dall’associazione Jana Project in collaborazione con Ilisso Editore, e diretto dal musicista Enzo Favata: il progetto è stato realizzato nella residenza artistica di Uri (Sassari). L’esponente della Giunta ha messo in rilievo, a tal proposito, il lavoro che è stato portato avanti già dallo scorso anno sulle residenze da parte della Regione. “Uno strumento artistico importante, legato al territorio – ha detto Firino – nel quale la Giunta ha creduto e investito sin dall’anno scorso entrando a far parte del programma ministeriale. Continueremo a sostenere questo strumento attraverso fondi strutturali e mirando al potenziamento del ruolo delle associazioni culturali”.

Internazionalizzazione delle opere. Non solo Salone del libro e fiere di comparto. La Regione punta alla internazionalizzazione delle opere nel mercato globale. “Per far conoscere nel mercato estero la storia, la cultura, le opere della Sardegna, la Regione pubblicherà entro giugno un bando finanziato con i fondi Por Fesr, da 800 mila euro, rivolto alle imprese culturali per l’internazionalizzazione dei prodotti editoriali. È questa una formula innovativa che stimola la qualità e la crescita del settore”.




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