Le multe? Si dice pronta a prenderle, Stefania Donadon, in caso di controlli. Commerciante cagliaritana da decenni, titolare di tre negozi in via Manno “e altri dieci in tutta la Sardegna”, è l’abbigliamento femminile il suo punto di forza. Negli ultimi mesi, però, abiti e accessori “rosa” sono rimasti invenduti causa Coronavirus. E ora, in pieno luglio, c’è anche lei tra i negozianti “ribelli” che hanno deciso di anticipare i saldi, pubblicamente: “Sono sempre iniziati il primo luglio, assurdo posticiparli, i miei clienti non comprano se non ci sono gli sconti: questa è la mia forma di ribellione per salvarmi”. E sono meglio le multe del dover abbassare per sempre la serranda: “Il rischio è quello, arrivare ad agosto e non poter più aprire. Ho fatto petizioni, ma non sono state prese in considerazione: secondo me siamo in una situazione di emergenza”.
La Donadon, solo a Cagliari, garantisce lavoro “a sei persone. Ne avrei assunte altre in questo periodo, ma non l’ho fatto. L’online è il nostro concorrente, lì si vende già tutto con sconti e saldi, non va bene”.