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Sabbia e conchiglie rubate ritornano a casa: sequestrate ai vacanzieri, che al posto di comprare i classici souvenir come ricordo dei luoghi visitati hanno riempito bottiglie e sacchetti con alcune porzioni della natura marina, sono state riposizionate nei luoghi di origine. A darne notizia sono le Guardie Ambientali Sardegna: “Come ormai accade ogni anno è arrivato il momento di riportare nei luoghi di origine la sabbia le pietre e le conchiglie prelevate illecitamente dai litorali di Villasimius, materiale requisito ai turisti in partenza all’aeroporto di Cagliari Elmas dagli addetti al controllo bagagli.
Come sempre è doveroso ricordare e rimarcare che questo servizio di “ripristino” riusciamo a farlo grazie al personale di controllo dell’aeroporto e grazie all’opera degli amici di Sardegna Rubata e Depredata che non smetteremo mai di ringraziare.
Per il successo di queste operazioni ogni volta serve l’impegno di tante persone non solo dei nostri attivisti ma anche di tanti simpatizzanti che si rendono disponibili a darci una mano anche perché le conchiglie,i sassi e la sabbia sono una quantità veramente importante e per fare un opera certosina c’è il dovere di riportarla luogo per luogo e spiaggia per spiaggia”.
Non mancano i ringraziamenti, doverosi, a chi si prodiga per l’ambiente: “Stefano Cadoni che ha messo a disposizione mezzo e tempo, Tommy Canzini per la sua immensa disponibilità mettendoci a disposizione anche il mezzo nautico, e non per ultimi, Matteo, Massimo, Livio, Damiano e soprattutto Franco Murru di Sardegna Rubata e Depredata”.
Non solo: “In questi giorni abbiamo potuto notare tantissime situazioni come avviene sempre nelle nostre uscite soprattutto in mare all’interno dell’area marina protetta di Capo Carbonara, un posto meraviglioso, come ad esempio l’isola dei Cavoli, dove da alcuni giorni è stato riaperto il faro visitabile gratuitamente, ne consigliamo vivamente la visita dove troverete le bravissime ragazze della cooperativa Diomedea ad accogliervi e spiegarvi nei minimi dettagli la storia del faro e tutta la mostra all’interno.
Un piccolo appunto è doveroso anzi necessario anche per far capire a diversi personaggi che le persone, i nostri attivisti soprattutto, non sono persone improvvisate e non permetteranno mai a nessuno di essere prese in giro soprattutto da persone che sono abituate a nascondere lo sporco sotto il tappeto.
Quest’ultimo passaggio non vuole essere una polemica ma una considerazione pubblica perché dopo aver visitato il faro e ripetiamo un’escursione fantastica, in prossimità del pontile abbiamo rilevato una situazione di degrado che non giova a nessuno tantomeno a chi dopo averci visto fotografare i rifiuti che non sono lì da un giorno, ha pubblicato un post con foto accusando chi sa chi di questa situazione, ripetiamo non vogliamo essere polemici ma ci fa veramente sorridere l’immediatezza del post subito dopo averci visto “sbirciare”.
Ringraziamo vivamente anche voi che avete denunciato questo degrado in un luogo dove passate tutti i giorni non solo oggi e speriamo vivamente che l’isola possa essere il vero fiore all’occhiello di questa area marina protetta.
Dimenticavamo anzi vi siete dimenticati di pubblicare la foto dei mozziconi di sigaretta nell’insenatura della roccia a destra scendendo prima dell’inizio del pontile! Questa la pubblichiamo noi.
Ricordiamo che saremo sempre disponibili con tutti e mai a disposizione di qualcuno”.