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Il comunicato stampa di Assoturismo Confesercenti di venerdì scorso, per voce del suo presidente Sandro Salerno sulla questione Ryanair, come da suo intento, ha aperto le strade a un dibattito ampio e condiviso, sul fatto che la rivitalizzazione dei voli low coast da e per la Sardegna non è un problema che riguarda solo Alghero e il suo aeroporto, ma l’intera regione e tutte componenti istituzionali, imprenditoriali e sociali.
“La nostra era una critica bonaria e costruttiva – dice Salerno- e visto l’ampliamento che nelle ultime ore si è creato in tale dibattito abbiamo raggiunto l’obiettivo. Altre esperienze ci hanno insegnato che non è più tempo per avviare azioni senzavi sia una organizzazione ben strutturata sul profilo finanziario e programmatico, ma soprattutto, che crei sistema e che lo faccia per la Sardegna intera.”
L’aver innescato un dibattito ampio e condiviso, che in queste ultime ore ha ampliato il dialogo per risollevare le sorti dei trasporti low coast, “E’ una ghiotta occasione affinché domani stesso Union Camere Sardegna convochi le associazioni di categorie per avviare un’azione sinergica di carattere regionale ed istituzionale, ampia sul profilo finanziario, strutturale e programmatica – aggiunge Salerno – una azione di sistema in tal senso, ci darebbe la possibilità di aprire un confronto forte e convincente con tutte le compagnie low coast e con esse portare al tavolo delle trattative la Regione Sardegna, a cui non dovrebbe in alcun modo, essere tolta, la guida e la regia sul profilo dei trasporti.”
Come Assoturismo Confesercenti siamo pronti, conclude – siamo pronti nel dare il nostro supporto e a portare avanti iniziative che coinvolgano noi stessi e i nostri associati anche in termini finanziari, a patto che, non si agisca in ordine sparso e senza salvaguardare l’interesse dell’intero territorio regionale e il suo sistema trasporti, che è interesse di ogni singolo cittadino oltre che di tutto il comparto economico e sociale.
CONFESERCENTI Sardegna non è contraria di fatto a un’operazione che probabilmente, vista la straordinarietà della situazione venutasi a creare, resta nell’immediato una strada più che percorribile, ma proprio per questo siamo ben lieti che gli operatori, che in qualche modo si sentano interessati, possano partecipare alla raccolta dei fondi così come probabilmente potrebbe fare a breve la stessa associazione. Ciò che però ancora una volta ci sentiamo di rimarcare è che questo tipo di operazione non possa rappresentare “la soluzione” definitiva.
“Non possiamo, infatti, in alcun modo accettare che vengano scaricati sugli imprenditori i fallimenti della politica e che il diritto dei sardi e della Sardegna ad una vera continuità territoriale debba essere fatta passare per un privilegio da pagare profumatamente. – affermano Marco Sulis, presidente Confesercenti Sardegna e Gian Battista Piana, direttore Confesercenti Nuoro – Non vorremmo in sostanza che dopo le varie IRES, IRPEF, IRAP, TARI, TASI etc etc, in Sardegna venga istituita a carico dell’impresa anche la “TASSA RYANAIR”. Questa a nostro avviso è un metodo molto pericoloso che potrebbe per il futuro aprire la strada ad ulteriori tasse improprie o, ancor peggio, ad aste tra gruppi di imprenditori appartenenti a diversi territori per assicurarsi i servizi dell’uno o dell’altro vettore. Cosa potrebbe accadere se Ryanair confermasse i voli su Alghero e non su Cagliari ? chiameremo gli imprenditori del sud Sardegna a rilanciare a suon di milioni di euro per assicurarsi i servizi della compagnia?”
Carlo Amaduzzi, presidente provinciale e regionale Assohotel Confesercenti, fa inoltre un’attenta analisi della situazione: “E’ necessario ricordare che i turisti che atterrano ad Alghero, restano nella riviera del Corallo in una percentuale altissima. Questo per la politica separatista e monopolista fatta da sempre dagli albergatori, dalla CCIAA, dalla Provincia e dalla città di Sassari. Vero è che a noi, del consorzio COT dell’Ogliastra nel 2011, ci è stata rifiutata dalla Ryanair la pubblicità sui suoi aeromobili per le nostre strutture, e dopo una nostra insistenza attraverso un amico del Caposcalo di Alghero, abbiamo ricevuto dalla Ryanair la fotocopia dell’accordo che avevano con Alghero e che gli impediva tassativamente di ricevere pubblicità di altri comparti della Sardegna (sia ricettivo che di prodotti artigianali e alimentari). Tanto è vero che oggi si è mosso solo Visconti come Consorzio Riviera del Corallo, come Confcommercio e Federalberghi di Sassari.” E ha aggiunto: “Alghero in questi anni ha veramente viziato il mercato e ne stiamo subendo le conseguenze. Ricordiamoci tutti che oggi un volo da Londra si charterizza con 80 euro a ospite e con 1.000.000 di euro si pagherebbe per intero il viaggio a 13.500 persone che corrispondono a 100.000 presenze. Inoltre ho letto i risultati del Costa Smeralda che ha un aumento del movimento del 8% costante anche senza pagare il “pizzo” a Ryanair ed è appena giunta la notizia che la Grimaldi navi istituisce la tratta giornaliera da 1200 passeggeri Livorno-Olbia: questo mi convince sempre di più che la Sardegna (sempre che non incappi in una azione terroristica) avrà almeno fino al 2018 un incremento anche senza Ryanair. Per me l’impresa in Italia è già tassata abbastanza e Il turismo in particolare è già super tassato.”